Cooperazione e reti locali del cibo nelle città africane: il caso di Ouagadougou
I temi dell'agricoltura e dell'alimentazione sono sempre stati centrali all'interno delle pratiche di cooperazione allo sviluppo. Solo negli ultimi anni tuttavia, i progetti di cooperazione hanno iniziato a porre un accento specifico sul tema dell'accesso al cibo nelle città. Lo spostamento di attenzione verso l'alimentazione delle città si colloca in una generale rivalutazione del tema delle politiche urbane del cibo avviata nelle aree ad alto sviluppo economico, ma sempre più importante anche nelle città del Sud globale. Tale nuovo approccio si propone di superare visioni settoriali per costruire strategie complessive che integrino le diverse dimensioni della problematica alimentare (agricola, socio-economica, territoriale). Per questo ha assunto un ruolo di primo piano la riflessione sull'agricoltura urbana e periurbana, sulla ridefinizione dei rapporti città-campagna, e più in generale sulla costruzione di reti locali del cibo. In Africa, i temi delle politiche urbane del cibo e delle reti locali del cibo presentano diversi elementi di interesse, in particolare all'interno del dibattito su sicurezza e sovranità alimentare, ma anche alcune criticità connesse con le dinamiche passate, presenti e future del processo di urbanizzazione nel continente. All'interno di questo quadro, la città di Ouagadougou rappresenta un caso studio interessante non solo perché il Burkina Faso ha sviluppato nel corso dei decenni importanti reti di cooperazione internazionale, ma anche perché l'agricoltura peri-urbana ha trovato in queste aree uno sviluppo significativo, in particolare intorno ai bacini artificiali prossimi alla capitale. A partire dal caso studio di Ouagadougou e da riflessioni più generali sulle politiche urbane del cibo in Africa sub-sahariana, il contributo discute il ruolo dei centri urbani all'interno delle geografie della cooperazione internazionale contemporanea. La rinnovata attenzione intorno alle aree periurbane e alle reti locali del cibo, infatti, non solo ridefinisce i rapporti tra centri urbani e aree rurali, ma trasforma l'esperienza urbana, producendo nuovi modelli di città.