Una città superiorem recognoscens : la negoziazione fra L'Aquila e i sovrani aragonesi (1442-1496)
Abstract
I rapporti politici fra la città dell'Aquila e la monarchia aragonese erano soggetti a continua negoziazione attraverso tre canali: i parlamenti, le trattative per i capitoli e la 'contrattazione contingente' (corrispondenza e ambascerie ad hoc). In questo articolo si analizzano le richieste avanzate dalla comunità attraverso questi strumenti e le relative risposte regie, mettendo in luce la pluralità di interessi dell'élite locale e la sua politica di carattere egemonico, nonché l'azione monarchica volta a ribadire le prerogative regie e a tentare un coordinamento delle istanze locali a livello regnicolo. Tutto ciò avveniva in un contesto di riconosciuta sudditanza, che gli aquilani tentavano di rendere vantaggiosa sfruttando consapevolmente la negoziazione e riuscendo persino a coinvolgere il re nella stesura delle suppliche. ; The political relations between the town of L'Aquila and the Aragonese monarchy were subject to a process of constant negotiation, through three channels: parliaments, capitoli and instruments of 'contingent bargaining' (letters and ad hoc embassies). This essay analyses the urban community's petitions and the corresponding royal responses: it highlights the multiplicity of interests of the local élite and its hegemonic political ambitions, and investigates monarchical policies aimed at reasserting royal prerogatives and at coordinating local needs with those of the Kingdom of Naples as a whole. This happened in a context of formal subjection which the inhabitants of L'Aquila tried to turn to their advantage by consciously exploiting instruments of negotiation which even saw the involvement of the king in the drafting of petitions.
Themen
Sprachen
Italienisch
Verlag
Olschki
Problem melden