Par condicio: disciplina della comunicazione politica ed elettorale sui mass-media in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e in altri paesi
In: Quaderni di documentazione 28
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In: Quaderni di documentazione 28
Il 21 aprile del 2006, ricorrenza del Natale di Roma, il sindaco Walter Veltroni inaugurò il nuovo Museo dell'Ara Pacis progettato dall'architetto statunitense Richard Meier. L'edificio sostituiva la precedente teca realizzata da Vittorio Ballio Morpurgo, tra il 1937 e il 1938, per la committenza di Benito Mussolini. A far da sfondo alla cerimonia del 2006, accompagnata da molte polemiche, il clima "infuocato" della campagna politica per l'elezione, imminente, del sindaco della capitale. Campagna elettorale che, sia nella costruzione del consenso sia nella creazione di un eventuale dissenso nei confronti della giunta in carica, vide al centro del dibattito elettorale anche l'edificio di Meier. L'autrice, dunque, a partire da questa evidenza, analizza nel saggio l'attenzione da parte della politica nei confronti di un progetto che solo ad una lettura disattenta risulta circoscritto all'archeologia, all'urbanistica e all'architettura. Una riflessione, quella proposta da Gabriella De Marco, sollecitata dagli strumenti metodologici della storia dell'arte. Lo scritto, quindi, non è centrato sull'analisi dell'edificio di Meier, sulle modalità dell'assegnazione dell'incarico e sulle altre questioni tecniche su cui esiste un'ampia e qualificata letteratura scientifica, ma sull'uso della storia, dell'archeologia e dell'urbanistica come forma attuale di comunicazione politica ed elettorale. ; On 21th April 2006, anniversary of the founding of Rome, the Major Walter Veltroni inaugurated the new Ara Pacis Museum designed by the American architect Richard Meyer. The building replaced the previous shrine created by Vittorio Ballio Morpurgo, between 1937 and 1938, and commissioned by Benito Mussolini. Background of the 2006 ceremony, not without controversy, was "the fiery climate" of the political campaign for the election of the Mayor of the city. Election campaign that put in the middle of the political clash, and of the political debate, the Museum designed by Meier. Therefore, in the essay, Gabriella De Marco analyzes the attention by the contemporary politic towards a cultural project that only a distracted reading may narrow to the specific context of the archaeology, the history and the urban planning. The author proposes a reflection conducted through the methodological tools of the history of art. The text, therefore, is not built on the analysis of the Museum of Meier and on the other technical matters, on which there is a wide and qualified scientific literature, but on the use of history, archaeology, and urban planning as a current form of political and electoral communication.
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Il presente lavoro si propone di prendere in esame i criteri comunicativi adottati dai principali partiti nei manifesti elettorali prodotti in occasione delle elezioni politiche del 2008. Dopo una breve parte propedeutica sulla comunicazione politica ed un excursus sulla storia del manifesto politico si procede ad analizzare dettagliatamente i manifesti elettorali dei principali partiti: Il Popolo della Libertà, Alleanza Nazionale, Lega Nord, La Destra, Partito Democratico, Italia dei Valori, Unione di Centro, Partito Socialista, La Sinistra, l'Arcobaleno. L'analisi si basa sui manifesti che è stato possibile rintracciare sui siti internet dei partiti e nella Rete in generale. I principali campi di indagine sono: il tipo di immagini scelte dai partiti a suffragio delle loro proposte politiche, la grafica, i colori e il lessico adottato per attirare l'attenzione dell'elettore e convincerlo ad orientare il suo voto in una determinata direzione
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In: Polis: ricerche e studi su società e politica in Italia, Band 13, Heft 2, S. 330-334
ISSN: 1120-9488
In: Comunicazione, storia e Mezzogiorno 5
In: Studi superiori 539
In: scienze della comunicazione
In: Le nuove ragioni del socialismo: mensile di cultura e politica riformista ; mensile del Movimento per le Ragioni del Socialismo, Band 4, Heft 33, S. 39-40
Nel questo contributo si svolgono alcune considerazioni a partire da un confronto tra il momento della nostra storia costituzionale in cui il corpo elettorale è stato chiamato ad esprimersi sulla revisione costituzionale proposta dal Governo Renzi (voto del 4 dicembre 2016) e quello nel quale era inserito il precedente referendum costituzionale del 25 e 26 giugno 2006. L'obiettivo è quello di contribuire a fare chiarezza sul delicato confine "giuridico" tra comunicazione politica e comunicazione istituzionale, come sollecita fortemente a fare - nel momento in cui si scrive il contributo - la campagna referendaria (formalmente) alle porte (sostanzialmente, già iniziata da mesi).
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In: Le società 17
In: Casi di comunicazione 5
Analisi dell'evoluzione politico-economica del Brasile alla vigilia delle eleziuoni presidenziali del 2010
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Il 'commentariolum petitionis', manuale di strategia elettorale scritto nel I sec. a.C. da Marco Tullio Cicerone, può ancora fornire, al suo lettore odierno, molti consigli, soprattutto dopo il passaggio dalla comunicazione politica di tipo 'televisivo' a quella dei 'social network': non a caso, la sua 'fortuna' sta vivendo, a tutti i livelli, una fase molto positiva.
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In: Materiali e studi di diritto pubblico / Seconda Università degli studi di Napoli, Dipartimento di discipline giuridiche ed economiche italiana, europee e comparate 22