La gestione dei servizi pubblici: governance, regolazione, criticità e opportunità
In: Economia. Ricerche 1268
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In: Ricerche 1225
This paper aims at illustrating how the arming of drones – in particular by the United States – changed the dynamics of international armed conflicts but also of other contexts, thereby bringing a sense of urgency to the international debate on the lawfulness of targeted killings. Attention will be drawn to the current international trend whereby the responsibility of third States that facilitate U.S. drone operations is being brought into scrutiny, before showing how this trend opens the door to Italy being held liable for the drone operations conducted from the military base in Sigonella.
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On 5 September 2005, during the 8th EU-China Summit held in Beijing, the European Unionand China signed an agreement to establish a bilateral Partnership on Climate Change. Thetwo parties pledged to strengthen the dialogue on climate change policies, exchange viewson key issues in climate change negotiations and develop concrete action to tackle climatechange by carrying out specific cooperative projects. By presenting an analysis of theoutcomes of this bilateral initiative from the EU and China, this paper tries to assess if theEU-China partnership on climate change can be considered, as intended, an importantcontribution to a multilateral solution to climate change, or if this bilateral relationship onlyfunctions at a rhetorical level without producing concrete results.
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On 5 September 2005, during the 8th EU-China Summit held in Beijing, the European Unionand China signed an agreement to establish a bilateral Partnership on Climate Change. Thetwo parties pledged to strengthen the dialogue on climate change policies, exchange viewson key issues in climate change negotiations and develop concrete action to tackle climatechange by carrying out specific cooperative projects. By presenting an analysis of theoutcomes of this bilateral initiative from the EU and China, this paper tries to assess if theEU-China partnership on climate change can be considered, as intended, an importantcontribution to a multilateral solution to climate change, or if this bilateral relationship onlyfunctions at a rhetorical level without producing concrete results.
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La decisione di quotarsi è, come noto, portatrice di rilevanti cambiamenti all'interno del sistema aziendale con riferimento a molteplici aspetti della sua operatività. Come tutti i momenti di "discontinuità", infatti, anche la quotazione dà vita a mutamenti notevoli e talvolta radicali per l'azienda, con riferimento al suo sistema ideologico-valoriale ed alla sua impostazione strategica, senza peraltro trascurare l'impatto sulle interazioni con l'ambiente e le notevoli innovazioni relative al sistema delle comunicazioni aziendali. Oltre ad ottemperare ad alcuni requisiti tecnico-giuridici imposti dalla regolamentazione, le società che decidono di quotarsi devono assolvere anche e soprattutto ad alcuni requisiti "sostanziali" - quali avere un business con buone prospettive di crescita, un management qualificato e determinato, un sistema di corporate governance allineato alle best practice internazionali e così via - che rappresentino una "garanzia" del potenziale successo dell'operazione. La conoscenza delle "condizioni di quotabilità" delle aziende costituisce quindi un primo elemento indispensabile per valutare la fattibilità dell'ingresso in borsa, a prescindere da quelli che sono i "fattori determinanti" della decisione e gli effetti attesi e/o reali che ne conseguiranno. Tuttavia, un percorso valutativo adeguato alla portata dell'evento "quotazione", che consideri in modo adeguato le modifiche all'assetto strategico dell'azienda ed al suo sistema ideologico-valoriale, necessariamente deve procedere focalizzando l'attenzione su molteplici elementi. L'analisi deve infatti concentrarsi non solo sugli aspetti finanziari, che spesso costituiscono i principali fattori determinanti dell'ingresso in borsa, ma anche su altri fattori che comunque assumono un rilievo significativo prima, durante e successivamente alla quotazione. Il modello di analisi da noi suggerito si basa sulla definizione di cinque elementi oggetto di analisi, mutuando, almeno in parte, lo schema, consolidato in dottrina, che rappresenta il sistema delle strategie a livello aziendale e che si articola in quattro sottosistemi, fra loro coordinati ed interrelati: strategia organizzativa, strategia economico finanziaria, strategia sociale, strategia di portafoglio (e competitiva). Le classi di strategie a livello aziendale sopra richiamate sono infatti tutte inevitabilmente coinvolte nel processo di cambiamento indotto dalla quotazione. A tali sottosistemi è necessario aggiungere anche un altro elemento, la cui attenta valutazione risulta indispensabile; ci riferiamo al sistema ideologico-valoriale dell'azienda che è frequentemente soggetto, in modo estremamente rilevante, a cambiamenti in occasione della quotazione. È evidente, tuttavia, che l'articolazione dell'analisi in cinque "elementi di osservazione" distinti, se da un punto di vista cognitivo risulta utile ed apprezzabile, vista la possibilità che offre di semplificare la casistica oggetto di studio, non esime dalla necessità di considerare nell'analisi anche le relazioni reciproche che vincolano l'un l'altro i cinque elementi e dalla necessità di ricondurre a sistema le considerazioni emerse, al fine di rileggere il tutto in modo unitario. Il percorso valutativo dovrà concentrarsi, inoltre, non solo sull'analisi di "fattibilità" dei cambiamenti ritenuti necessari per quotare l'azienda in borsa con successo, ma anche sul contributo, in termini di economicità e di sostegno allo sviluppo durevole ed evolutivo, che eventualmente la scelta comporterà; infatti, nel caso di strategie "intenzionali" come la quotazione, la valutazione deve consentire una stima preventiva delle conseguenze che una decisione può avere sull'azienda, conseguenze che, tuttavia, non sempre si possono esprimere in termini oggettivi e con determinazioni quantitative. La complessità delle problematiche, l'incertezza degli effetti attesi, la numerosità delle variabili che possono influenzare direttamente ed indirettamente il risultato finale sono infatti spesso tali da richiedere di esprimere anche considerazioni qualitative, valutando, tra gli altri, anche le risorse e competenze disponibili, l'influenza della congiuntura, dell'andamento di altre emissioni, della situazione politica ed economica generale e così via. Il giudizio sulla opportunità della quotazione interessa quindi tre diversi profili, tra loro collegati sulla base di un ordine sequenziale: la fattibilità, l'economicità e la rispondenza alle esigenze di continuità e sviluppo dell'azienda. Il percorso di analisi, dunque, si svilupperà lungo cinque direttrici corrispondenti ai cinque "elementi di osservazione" individuati e riguarderà, per ciascuno, i tre profili di giudizio sopra accennati. Il lavoro si divide in tre capitoli. Il primo analizza i numerosi contributi teorici ed empirici sulla quotazione delle aziende, con particolare attenzione ai lavori di taglio "aziendalistico", cercando di dare un inquadramento teorico di importanti tematiche quali la definizione dei "fattori determinanti" dell'ingresso in borsa, degli "effetti" della quotazione e dei costi connessi a tale decisione. Le considerazioni espresse in questa sede saranno la base di partenza per lo sviluppo dei successivi capitoli. Il secondo e terzo capitolo sono dedicati, rispettivamente, alla descrizione del modello di analisi e valutazione strategica dell'ingresso in borsa delle aziende da noi proposto ed all'approfondimento delle cinque direttrici di analisi, corrispondenti ad altrettante direttrici di cambiamento, individuate all'interno del suddetto modello: sistema ideologico-valoriale, strategia economico finanziaria, strategia organizzativa, strategia competitiva, strategia sociale. Il terzo capitolo si chiude con una rilettura in ottica sistemica del modello di analisi, al fine di ricondurre ad unità la visione dell'azienda in merito alle opportunità ed alle criticità che riguardano complessivamente l'impresa che intenda valutare la possibilità di quotarsi in borsa.
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1 Untersuchung des Transfers und des Lernens von behutsamer Stadterneuerung in einer chinesischen Stadt -- 2 Ein Forschungsrahmen zur Erfassung der Komplexität von Politikübertragungen -- 3 Das chinesische Paradigma der Stadterneuerung in den frühen 2000er Jahren -- 4 Einführung eines neuen Paradigmas: Die Umsetzung behutsamer Stadterneuerung in Yangzhou -- 5 Auf dem Weg zur Etablierung eines neuen Stadterneuerungsparadigmas -- 6 Weder behutsam noch zerstörerisch: Ist die Stadterneuerung im Umbruch? -- 7 Schlussfolgerung.
Intro -- Foreword -- Acknowledgements -- Contents -- List of Figures -- Chapter 1: Studying the Transfer and Learning of Careful Urban Renewal in a Chinese City -- 1.1 The Contribution of an Analysis of the Micro-Dynamics of Transfer in a Chinese City -- 1.1.1 The Study of the Micro-Dynamics of Transfers -- 1.1.2 China in Policy Transfer Studies -- 1.2 Yangzhou: A Case of (Difficult) Policy Learning -- 1.3 Researching the Local Process of Policy Transfer, Learning and Translation -- 1.4 Structure of the Book -- References -- Chapter 2: A Research Framework to Capture the Complexity of Policy Transfers -- 2.1 How to Understand Careful Urban Renewal and the Process of Policy Change -- 2.2 How to Capture the Characteristics of the Transfer and Learning Process -- 2.3 A Summary of the Research Framework -- References -- Chapter 3: The Chinese Paradigm of Urban Renewal in the Early 2000s -- 3.1 Introduction -- 3.2 The Plans for Yangzhou Old City in the Early 2000s -- 3.2.1 Mayor Ji Jianye and the Spectacular Transformation of Yangzhou -- 3.2.2 The Place of Yangzhou Old City in the Plans of the Early 2000s… -- 3.2.3 … and in the "Ecological Construction" of Yangzhou -- 3.3 Shifting to the National Scale to Understand Yangzhou City Plans -- 3.3.1 A New Division of Labour Between the Central Government and City Governments -- 3.3.2 The Fiscal Reform and Its Pressure on Local Governments -- 3.3.3 The Land Reform, the Housing Reform and Their Combined Effect with the Fiscal Reform -- 3.4 The Fate of Old Neighbourhoods Under the "Construction Fever" -- 3.4.1 A Little Bit of History: Old Cities During the Maoist Epoch -- 3.4.2 Old Cities at the Time of the Reform -- 3.5 Yangzhou Old City Under the Redevelopment Paradigm -- 3.5.1 First Experiments of Old City Conservation -- 3.5.2 The Paradigm of "State-Dominated Urban Redevelopment" -- 3.6 Conclusion.
In: Environment and planning. C, Politics and space, Band 42, Heft 8, S. 1370-1386
ISSN: 2399-6552
To explain the poor results of several international collaborative projects dedicated to exploring eco-city concepts in China, some scholars pointed out that Chinese policymakers operate a form of cherry-picking that prefers technical knowledge to policy proposals. This approach is consistent with the hypothesis of a presumed Chinese style of policy transfers, according to which Chinese policymakers learn from abroad selectively and gradually. This study aims to test this hypothesis by analyzing one of these eco-city collaborations: the transfer of "Careful Urban Renewal" to the city of Yangzhou. Through a longitudinal study that looked at policy developments over the period 2003–2019 and a focus on the "demand side" of policy mobilities, it illustrates that transfers concerned several policy aspects, going beyond technical recommendations. This disconfirms the hypothesis of a consistent policy transfer style, as no specific policy preference could be spotted. Rather, the analysis of the policy process illustrated that different policy transfer styles emerged in the period considered. Variations in policy transfer style can be ascribed to the willingness, motivations, and interests of specific individuals, in particular city party secretaries and local bureaucrats, as well as to the room of maneuver and resources these actors possess, in turn, determined by the institutional structures in which they operate. Situational factors also led to variations. While this single case study cannot encompass all variations of policy transfer style, it is nonetheless hoped that this research inspires more longitudinal studies, which in turn can contribute to a promising discussion in policy studies and urban studies.
In: Asian politics & policy: APP, Band 15, Heft 3, S. 390-407
ISSN: 1943-0787
AbstractThis article analyses the impacts of an international cooperation project in the field of "eco‐city" development in China, using a policy transfer perspective. It explores the relationship between policy transfers and paradigm shifts and discussing the thesis of a "Chinese art" of policy transfers, according to which Chinese policymakers operate a form of cherry‐picking that prefers technical recommendations over policy or procedural recommendations and is dictated by "national self‐interest." Based on a longitudinal study of the transfer of a renewal paradigm to a Chinese city, Yangzhou, the study shows that the transfer resulted in significant policy change, going beyond technical aspects. Therefore, the thesis of "Chinese art" is not confirmed. However, a full‐fledged paradigm shift was not observable as elements of the old paradigm are still present. Policy transfers can thus result in paradigm shifts, but their institutionalization is likely to be slow and gradual.
In: Asian politics & policy: APP
ISSN: 1943-0787
World Affairs Online
In: Mondes en développement, Band 191, Heft 3, S. 67-82
ISSN: 1782-1444
Cet article interroge le cas du transfert de la « rénovation urbaine douce », une approche allemande de rénovation urbaine, à la ville de Yangzhou, en Chine. Combinant une analyse du transfert à celle de l'apprentissage, il montre que la configuration de l'État local chinois limite les capacités de la ville de poursuivre l'apprentissage et le transfert, laissant plutôt place à l'incertitude. Faute d'application des lois et des règlements, l'action du gouvernement local ne peut pas être prévisible. Il en résulte que les capacités de l'administration locale d'institutionnaliser cette approche de développement urbain durable sont limitées.
In: Japanese journal of political science, Band 19, Heft 4, S. 709-722
ISSN: 1474-0060
AbstractThis paper, the first step of a project aiming at analysing the establishment of practices of resident participation and consultation in urban renewal in China, proposes a reflection upon these practices through a comparison with similar experiences in France. Identifying some convergences between the practices adopted in the two countries, the paper proposes to reflect upon such puzzling outcomes, provocatively questioning the classic distinction between authoritarian and democratic regimes. It suggests that our analyses and interpretations shall get rid of classical binary categorisations between regime types to embrace a comparative analysis of the policies and practices introduced in various local contexts, and reflect upon their underlying logics. In so doing, the paper engages with He and Warren's concept of 'authoritarian deliberation' as well as with the critiques expressed by a number of French scholars on concepts such as 'participative democracy' and 'good governance'. Such a focus on the underlying logics rather than on regime types will show that the concept of 'authoritarian deliberation' does not only apply to authoritarian contexts. Rather, it represents a fruitful starting point to analyse and reflect upon instances of participation and deliberation in both democratic and authoritarian countries.
In: China perspectives, Band 2017, Heft 1, S. 37-43
ISSN: 1996-4617
In: China perspectives: Shenzhou-zhanwang, Heft 1, S. 37-43
ISSN: 2070-3449, 1011-2006
This article aims at showing the benefits of applying organisational learning theories to the study of transfers of eco-city concepts to China. Following this recommendation in the study of the transfer of the concept of "careful urban renewal" to the city of Yangzhou, this article shows that the contribution of international cooperation to reforming local urban development practices can be strongly hindered by the extant institutional and organisational structures. Consequently, the reform process may present characteristics of instability and patchiness, in turn resulting in a selective, gradual and uncertain introduction of new approaches to city (re)development. (China Perspect/GIGA)
World Affairs Online