L'articolo studia il concetto di "solidarietà" nel costituzionalismo multilivello, concentrandosi in particolare sulle differenze tra il principio solidarista recepito dalla tradizione costituzionale comune degli Stati membri e la solidarietà (prevalentemente interstatale) prescritta dai Trattati dell'Unione europea. L'A. argomenta che le recenti misure adottate dall'Unione per contrastare la crisi pandemica e i suoi effetti socio-economici potrebbero aver favorito un riavvicinamento tra le letture nazionali e sovranazionali della solidarietà, ponendo le basi per un'ulteriore integrazione politica, sociale e costituzionale negli anni a venire. ; The article studies the concept of "solidarity" in multilevel constitutionalism, focusing in particular on the differences between the solidarist principle enclosed in the common constitutional tradition of the member States and the solidarity (prevalently intergovernmental) featured in the Treaties of the European Union. The author argues that the recent measures implemented by the Union to fight the pandemic crisis and its social and economic effects might have promoted a convergence of the national and supranational interpretations of solidarity, thus laying down the foundation for a further political, social and constitutional integration in the years to come.
L'articolo si sofferma sui limiti costituzionali al respingimento e, in particolare, sui limiti derivanti dalla necessità di garantire effettiva tutela al diritto di asilo. Prendendo le mosse da un inquadramento del tema sul piano costituzionale, l'analisi mette in rilievo la portata dei limiti costituzionali al respingimento anche nell'ottica del superamento di una sovranità statale intesa come limite generalizzato agli ingressi dei cittadini stranieri nel territorio italiano. Successivamente, il lavoro affronta la questione dei "porti chiusi" e della relativa disciplina introdotta dal legislatore evidenziandone le criticità, anche alla luce di alcuni recenti interventi da parte del giudice e, in particolare, della Corte di Cassazione. Nel quadro normativo delineato dal TU dell'immigrazione, vengono poi analizzati i limiti al respingimento, le attuali questioni relative alla disciplina del respingimento differito dopo gli ultimi interventi legislativi, nonché il caso dei respingimenti nelle zone di transito dei valichi di frontiera aeroportuali. Le considerazioni conclusive del lavoro si soffermano sui ritardi dell'Unione europea nello sviluppo di una politica comune dell'immigrazione e sul ricorso a politiche di respingimento che si ripercuotono negativamente sulla tutela del diritto di asilo. In questo contesto, sul piano dell'ordinamento italiano, risulta evidente la necessità di un riallineamento della disciplina dei respingimenti e, più in generale, del diritto di asilo, rispetto ai principi costituzionali. ; The article focuses on the constitutional limits to refoulement, particularly on those deriving from the need to guarantee the right to asylum. Starting from a constitutional framework, the analysis highlights the importance of these constitutional limits also in light of a different approach to State sovereignty wich can't be considered as a generalized limit to the entry of aliens. The essay deals with the critical issue of "closed harbors" (porti chiusi) and its regulation provided by the law, taking in consideration some recent interventions by the judge. The limits to refoulement are also analyzed considering Testo Unico dell'immigrazione after the last legislative interventions, as well as the case of refoulement in the international zones of Italian Airports. Finally, the article analyses the problematic aspects of the EU common immigration policy and their impact on the effective protection of right to asylum. In this context, the need for a different regulation of refoulement in the Italian Law is underlined in order to respect Constitutional Principles.
The approach intends to be aimed at understanding whether the system of property prevention measures is characterized and inspired by respect - in the strict sense - of the rule of law or more by legitimizing the objectives of criminal policy and, with it, the need for efficiency , even at the cost of having to "sacrifice" some guarantees. Finally, it remains to be understood whether the requirements of the rule of law can, however, be met by finding a possible balance with the needs of prevention, efficiency, even beyond the typical criminal law but in the necessary respect of constitutional guarantees.
Never as in this period Constitution and life have antertwined their orbits, with highly complex and still uncertain outcomes. Because it was the life of entire populations that was questioned by Covid-19. That it was not just this, that something else - the rule of law, freedom, the economy - is also in danger, is certain. It remains that the virus, first of all, attacked our survival, resulting in a series of unprecedented regulatory measures justified essentially by the defense of life. In the conflict between the right to life and the temporary suspension of fundamental rights, the pendulum of the alternative has swung in favor of the former. The choices of the Government in times of pandemic have privileged the side of authority, in the name of the need for solidarity and, therefore, in function of shared ideological choices. The essay intends to demonstrate how this way of facing the problem is correct because the right to life represents the fundamental, if not exclusive, parameter by which to judge the work of the State.
What makes Guarino's figure so fascinating is the multiplicity of his interests, combined with the long activity of his life as a jurist, which ensure that there is not, just one Guarino, but as many as there are seasons and events that he has found to investigate with the strength of reason, clarity, objectivity, combined with a rigorous method of investigation that dissolves into an inexhaustible constructive fantasy. His thought is to separate time between a before and an after, producing a clear discontinuity with the past and creating new perspectives for the future.This essay wants to investigate two central points in Guarino's reflection: the costituzione materiale and the task of jurists. His speech starts, in a certain sense, when everything is now to be built: that is, in the aftermath of the gigantic tragedy of the Second World War. The "postwar" has confronted scholars of public law with the reality of a structure which, however, is always the expression of certain ideas and certain interests, as they are asserted by certain political forces. Guarino starts from this point, from the awareness that every community gives life to an order that is expressed in a system of rules and at the same time in a system of relationships, but that we must not stop at formal data alone. In Guarino's thought, the way that solidly roots the figure of the jurist in human society and history lies in the ability to stretch out on reality and consider oneself a participant in the construction of the legal system. It is up to subsequent generations of jurists to collect not only a cultural legacy of extraordinary richness, but also, and I would say more than anything else, the example of a jurist informed by the sense of trust in institutions and in man
Nella causa C-248/16, Slowakische Republik (Repubblica slovacca) contro Achmea Bv, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha statuito che le clausole arbitrali presenti nei Trattati Bilaterali di Investimento tra gli Stati Membri dell'Unione Europea sono precluse dal diritto dell'Unione. Tuttavia, negli ultimi due anni, i tribunali arbitrali investiti delle controversie in materia di investimento all'interno dell'UE hanno continuato ad affermare la propria giurisdizione. Nel presente elaborato, l'impatto della sentenza Achmea sull'arbitrato degli investimenti è analizzato nel contesto del dibattito sui processi di costituzionalizzazione al di fuori dello Stato, con riguardo, altresì, al ruolo della proliferazione delle giurisdizioni internazionali. A tal fine, la tesi si sofferma sulla cruciale importanza degli organi giudicanti nell'ordinamento internazionale e sul loro peso nel dibattito accademico. In particolare, il primo capitolo fornisce una preliminare panoramica della dottrina del Costituzionalismo Globale, introducendone i fondamenti concettuali rilevanti, ed analizza specificamente alcune ricostruzioni accademiche in questo ambito. Il secondo capitolo, invece, illustra le caratteristiche fondamentali della funzione giudiziaria internazionale, affrontando il rapporto tra il rapido aumento dei meccanismi di risoluzione delle controversie e la frammentazione dell'ordinamento giuridico internazionale. Il capitolo conclusivo è incentrato sull'arbitrato degli investimenti, con riguardo alle critiche mosse al sistema ISDS e alle ragioni per cui quest'ultimo può essere considerato un esempio paradigmatico di frammentazione. In particolare, sono prese in esame le questioni emerse nel contesto dell'arbitrato degli investimenti in ambito europeo e sono evidenziati i principali argomenti sollevati in merito all'incompatibilità di quest'ultimo con il diritto dell'Unione. Sono inoltre trattate le conclusioni della Corte di Giustizia nel caso Achmea, tenuto conto della prospettiva costituzionale di cui al primo capitolo. Infine, la parte conclusiva intende illustrare le reazioni delle principali parti interessate alla decisione. Segnatamente, l'ultima sezione del terzo capitolo dà conto degli argomenti addotti dai tribunali arbitrali allo scopo di restringere la portata della decisione della Corte. Sono inoltre tenuti in considerazione l'approccio dei tribunali nazionali, ancora in corso di evoluzione, nonché le recenti azioni intraprese dalla Commissione europea e dagli Stati Membri, con particolare riferimento all'Accordo per la risoluzione dei Trattati Bilaterali di Investimento tra Stati Membri del 5 Maggio 2020. ; In Case C-248/16, Slowakische Republik (Slovak Republic) v. Achmea Bv, the Court of Justice of the European Union held that arbitration clauses in intra-EU Bilateral Investment Treaties are precluded by EU law. However, arbitral tribunals deciding intra-EU investment disputes have continued to affirm their jurisdiction in the last two years. The thesis analyzes the impact of the Achmea judgment on intra-EU investment arbitration in the context of the discussion over constitutionalization's processes beyond the State, taking into account the role of the proliferation of international jurisdictions. To this end, it acknowledges the crucial importance of adjudicating bodies in the international legal order, with particular regard to their weight in the academic debate. In particular, the first chapter provides a preliminary overview of the doctrine of Global Constitutionalism, introducing its relevant conceptual foundations, and examines a few selected scholarly reconstructions. The second chapter illustrates the fundamental features of the international judicial function, addressing the interdependence between the rapid increase of dispute resolution mechanisms and the fragmentation of the international legal order. The last chapter focuses on investment arbitration, with special regard to the critical debate over the Investor-State Dispute Settlement system and the reasons why such alternative dispute resolution mechanism may be considered as a paradigmatic example of fragmentation. In particular, the chapter discusses the issues arising in the specific context of intra-EU investment arbitration, clarifying the main arguments concerning its incompatibility with EU law. Then, it presents the key findings of the CJEU in the Achmea case, taking into account the constitutionalization debate illustrated in the first chapter. Finally, the thesis offers an overview of the stakeholders' reactions to the decision. More precisely, the final section of the third chapter includes a summary of the arguments adopted by arbitral tribunals with the effect of restricting the scope of the CJEU's decision. It also describes the domestic courts' developing approach to the issues raised by the Achmea judgment and the recent actions undertaken by the European Commission and the Member States, including the Agreement for the Termination of intra-EU Bilateral Investment Treaties of 5 May 2020.
Sommario: 1. Dai codici etici dei partiti agli statuti dei gruppi parlamentari. I vincoli ammissibili nel quadro costituzionale e le relative problematiche. – 2. La necessità di recuperare un rapporto virtuoso tra art 67 e art. 49 Cost. – 3. Una nuova centralità dell'art. 49 Cost. come forma di tutela dell'art. 67 Cost. e della democrazia rappresentativa.
Il vulnus alla Costituzione, sia sul fronte dei diritti degli immigrati che sul fronte del diritto penale, può e deve essere combattuto con le armi che la stessa Costituzione fornisce in sua difesa, senza assunzione di compiti anomali da parte della magistratura, con la consapevolezza tuttavia che i populismi politici paiono uno dei sintomi della crisi dei sistemi democratici travolti dalla globalizzazione, e non soltanto mere forme di regressione della civiltà occidentale, a cui guardare come stimoli in vista della correzione dei difetti dei sistemi democratici.
Il contributo si sofferma sull'evoluzione dei rapporti tra Parlamento e Governo nella formazione e nell'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea. In un ambito in cui tradizio-nalmente il ruolo del Governo ha prevalso su quello del Parlamento, si analizzano i possibili svilup-pi alla luce della riforma operata dalla legge n. 234 del 2012. Per quanto riguarda la partecipazione italiana alla formazione della normativa dell'Unione le funzioni ed i poteri del Parlamento risultano certamente accresciuti, ma rimangono degli elementi di criticità nel funzionamento del raccordo Parlamento-Governo. In relazione all'attuazione della normativa dell'Unione europea, si propone un'analisi sugli sviluppi nella c.d. fase discendente a due anni dalla legge n. 234 da cui emerge la conferma di un rafforzamento del ruolo del Governo. Da ultimo, vengono svolte alcune brevi osser-vazioni de jure condendo sul possibile impatto della riforma dei regolamenti parlamentari e della riforma costituzionale. ; The essay focuses on the relationship between Parliament and Government in the preparatory deci-sion making process of EU legislative acts and implementation of EU measures. In an area where traditionally the role of the Government has prevailed, the essay analyzes the possible developments in the light of the reform by Law n. 234/2012. Functions and powers of the Parliament are certainly increased in the field of preparatory decision making process of EU legislative acts, but problematic aspects still remain in the relationship between Parliament and Government. Regarding the imple-mentation of EU legislation, the essay provides an analysis of developments two years after the law n. 234 which shows the strengthening of the role of the Government. Finally, the essay analyzes the possible impact of the reform of Parliamentary Rules and constitutional reform.
Il contributo ha ad oggetto l'esame della richiesta di autonomia avanzata dalla Regione Emilia-Romagna, in relazione alla quale il 28 febbraio 2018 è stato sottoscritto l'accordo preliminare in merito all'intesa prevista dall'art. 116, co. 3, Cost., cui ha fatto seguito la bozza di intesa del 15 febbraio 2019. Al di là dei dubbi sul prosieguo del percorso intrapreso dal governo Gentiloni e dal primo governo Conte (sebbene il programma del nuovo esecutivo preveda il completamento del processo avviato), si ritiene che, anziché ragionare per materie, occorrerebbe individuare politiche differenziate sulla base delle specificità di ciascun territorio regionale. Avere chiari ex ante gli obiettivi da perseguire, calibrati sulle singole realtà, significherebbe infatti riempire di significato il concetto di asimmetria, rendendo finalmente l'art. 116 uno strumento di razionalizzazione del regionalismo ordinario.
In Orders n. 66/2021 and 67/2021, the Constitutional Court denies two MPs the locus standi to challenge the Decrees of the Prime Minister (d.P.C.M.) adopted to cope with the Covid-19 pandemic. Despite this predictable outcome, the decision appears not to fully consider all the implications of parliamentary mandate in conjunction with the confi- dence rule governing the relationship between the Executive and the Legislative branches.
This essay highlight limits of contitutional reform reducing parlamentary members. At first sight this appear like an easy and bounded reform: but really it is not, the devaluation of political representation is at stake, one of the highest values of any constitutional system. Particular attention should be given to two negative consequences in case of success: the weakening of the Parliament aggregate function, the submission of its members to more stringent party constraints and and finally, the tightening of relations within parties. It is important to underline that the alignment by proponents of the italian system to foreign systems is based on overstated and misunderstood postulates. To conclude, politics seems to lose value and it is important to avoid a devaluation of political representation too.
La figura dell'atto politico è nota e riconosciuta in vari ordinamenti contemporanei, nei quali tutti, essa tende ad assumere significati differenti. La nozione di atto politico preferibile è quella di un atto giustificato dall'esigenza di salvaguardare l'esistenza stessa dello Stato. Il legislatore italiano, anche in seguito all'emanazione della Costituzione, è rimasto fedele all'idea dell'esclusione della tutela giurisdizionale nei confronti degli atti emanati dal Governo nell'esercizio del potere politico. Il Consiglio di Stato, nella sua giurisprudenza, invece ha allargato il controllo sugli atti una volta ritenuti politici. Il saggio vuole dimostrare che la crisi della nozione di atto politico è causata sia da una debolezza e crisi di idee e programmi della politica sia da una tendenza oggettiva dell'ordinamento giuridico italiano. La tesi finale che si avanza è che la riscoperta dell'atto politico è direttamente connessa a un cambio di rotta che restituisca dignità costituzionale alla politica. ; The institution of "atto politico" is well known – with different meanings – in several contemporary juridical system. The best notion of "atto politico" is as follows:"an act justified by the necessity of preserving the very existence of the State". The Italian legislator, also after the passing of the Constitution, has remained loyal to the idea of excluding the area of "atti politici" adopted by the Government from the judicial scrutiny. The "Consiglio di Stato", instead, has widened its check over the so called "atti politici". This essay aims at proving that the crisis of the "atto politico" notion is due both to the present weakness and crisis of the politics itself and to a new inevitable tendency of the Italian juridical system. Its objective is to show that only a new approach which returns the politics the constitutional importance it deserves can give back the "atto politico" its traditional dignity