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Direito comunitário
In: Passagens: international review of political history & legal culture, Band 15, Heft 1, S. 151-174
ISSN: 1984-2503
The following article examines the problem of conceptualizing the socio-normative order, which is not directly related to State activities and in most cases is referred to in legal science by the terms "legal customs" and "common law". By analyzing the conventional theory of "common" law, the author seeks to contemplate this concept from a new perspective, identifying a series of theoretical and epistemological problems associated with it. This reveals that the most common definition of common law is quite contradictory, with the ambiguity of this concept and its unjustifiably wide application impoverishing the content. At the same time, it would be incorrect to deem that the laws of pre-state societies and state-organized societies that maintained legal institutions independent of the state "consist" mainly of customs, which would, in turn, be the result of "multiple repetitions" of certain (relatively random) actions. Using fundamentally different principles for the classification of law, the author does not base himself on formal classification criteria, but on the nature of those social forces that guarantee the fulfilment of legal norms. From this basis, he introduces and grounds the concept of community law. The article thus demonstrates that this concept is more relevant to a definition of law which is not based on the will of state power. The reach of this concept is entirely compatible with the set of manifestations that it designates, and its use helps to avoid the contradictions and dubious connotations that arise from the use of the term "common law".
Comunicar lo comunitario
In: Cuadernos de trabajo social, Band 27, Heft 1, S. 139-152
ISSN: 1988-8295
En tiempos de crisis es bueno y necesario reflexionar sobre algunos elementos fundamentales de nuestra profesión y aprovechar la ocasión para poner en relación a los diferentes protagonistas que van construyendo a diario nuestra disciplina. Por un lado, la vertiente académica, que incluye al profesorado responsable de la docencia e investigación, y al alumnado, que es el futuro de la profesión. Por otro lado, al mundo profesional que engloba a los responsables de las administraciones públicas e instituciones sociales que ofrecen servicios sociales y de bienestar social, y a los profesionales que llevan a cabo sus funciones. De la relación entre este conjunto de actores sociales surgen dificultades y potencialidades. Es imprescindible que el Trabajo Social realice un conjunto de planteamientos que conviertan sus amenazas en oportunidades y que nuestra aportación fortalezca la sociedad.
Il codice doganale comunitario
In: Pubblicazioni della Facoltà di Economia, Università degli Studi del Sannio, Benevento
In: Quaderni del Centro Studi di Diritto Comunitario 4
Regioni e diritto comunitario
Il presente studio, dedicato all'analisi del ruolo attribuito, all'interno del nostro ordinamento, alle Regioni nel processo di integrazione europea, si propone di valutare, nell'ambito del nuovo assetto e riparto di competenze delineato dalla riforma del Titolo V della Costituzione avvenuta con la Legge cost. n. 3/2001, i margini di intervento e gli strumenti attribuiti alle Regioni ordinarie sia nella fase c.d. ascendente (volta alla partecipazione diretta ed indiretta alla formazione della volontà statale da far valere presso le Istituzioni comunitarie), che in quella c.d. discendente (relativa all'attuazione della normativa comunitaria). Dopo una breve premessa circa l'impatto sul sistema interno delle fonti derivante dall'introduzione del riferimento espresso, nel primo comma del nuovo art. 117 Cost., al diritto comunitario, quale limite per i Legislatori, statale e regionali, ed una sintetica ricostruzione del quadro normativo e dell'evoluzione giurisprudenziale anteriori alla riforma del quadro costituzionale, l'attenzione si focalizza sull'attuazione offerta a quest'ultimo con i recenti interventi normativi di cui alle leggi nn. 131/2003 e 11/2005 che hanno sviluppato, rispettivamente, i temi delle prerogative regionali nelle fasi 'ascendente diretta' e 'ascendente indiretta' nonché 'discendente'. Sotto il primo profilo, l'analisi si sofferma, in particolare, sulla presa d'atto della lettura minimalista del dettato costituzionale da parte del Legislatore che si è mosso in un rapporto di sostanziale continuità con il quadro precedente e che vede ancora una volta impostare sostanzialmente i rapporti tra Stato e Regioni secondo il fluido canone della leale collaborazione. Sotto il secondo aspetto, in riferimento alla fase attuativa-discendente vengono evidenziati i punti di "criticità" del sistema, derivanti dal proliferare di fonti di vario rango (primario e secondario) potenzialmente coinvolte in via concorrente nel processo di attuazione del diritto comunitario, nonché vengono anticipate le problematiche ...
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