Astronautics/space
In: The current digest of the post-Soviet press, Band 49, S. 21-22
ISSN: 1067-7542
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In: The current digest of the post-Soviet press, Band 49, S. 21-22
ISSN: 1067-7542
In: Soviet review: a journal of translations, Band 3, S. 21-38
ISSN: 0038-5794
In: Skills-based sociology
In: Southern Space Studies
In: Literary taste, culture and mass communication Vol. 2
Unanimously the international research recognizes the fundamental role of the media in the affirmation of the phenomenon of stalking in the U.S.A., beginning from its same labelling. Star-stalking cases, accomplice the notoriety of the victims, has represented a starting point of the media interest that next has allowed to discover the prevalence of these conducts among the general population. The progressive social visibility of the phenomenon, promoted through the media, has produced the recognition of the stalking as a criminal problem, pushing the common law countries legislators to the creation of specific anti-stalking legislation. The research intends to investigate the role of the Italian media in the process of social and juridical affirmation of stalking, ended with the approval of the DL 23 February 2009 n.11 and the consequent introduction of the article 612-bis c.p. "Atti persecutori". The relationship between stalking and media in Italy, the relevance and the importance of the progressive change of social visibility, considering the particular way of working of the media, has been investigated through the collection and the analysis of the articles published since 1992 to November 2009 on Corriere della Sera, main national diffusion daily paper, and on Quotidiano.net, that brings the news of different local journalistic headings (Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno). The 506 selected articles, 293 published on Corriere della Sera (57,9%) e 213 on Quotidiano.net (42,1%), have globally been submitted to a first level of analysis based on the context of the article, the typology of content, the ability of recognition and the language used to define the behaviors. The second level of analysis has involved only news articles, studied through valutative analysis grids about victims, stalkers, typology of relationship, star-stalking cases and presence of violent behaviors. The typology of article mostly diffused on newspapers results to be the chronicle, that represents the 84,6% of the total. Popular and/or scientific ones represent the 7,7% of the total as medium value of the period, but their diffusion results constant only starting from 2001. The political news are the 5,7% of the total and they are recognisable starting from 2006. The use of the term stalking appears constantly among the media from 2002 with a progressive increasement in the next years (44% in 2007; 52,1% in 2008; 94% in 2009), representing by now the defining term of the phenomenon. Among 449 victims, found from 1992 to 2009, 372 (82,9%) are women. Among 440 stalker, found from 1992 to 2009, 84,3% are men and only 15,7% women. More than half of the stalkers was an ex-partner of the victim (51,2%). The stalker results to be an acquaintance in 24,3% of the cases and a perfect stranger in 24,5%. On 428 chronicle articles selected since 1992 to 2009, more than the half (51,4%) describes stories of stalking connotated by violent behaviors: physical injuries, assaults (also sexual), tempted and consumed homicides. ; La ricerca internazionale concordemente riconosce il ruolo determinante dei media nel percorso di affermazione del fenomeno dello stalking in U.S.A., a partire dal suo stesso "etichettamento". I casi di star-stalking, complice la notorietà delle vittime, hanno rappresentato un iniziale polarizzatore mediatico che ha successivamente permesso la riconoscibilità delle condotte di molestie a danno della popolazione comune. La progressiva visibilità sociale del fenomeno, promossa per via mediale, ha poi determinato il riconoscimento dello stalking quale problematica di rilevanza penale, spingendo il legislatore anglosassone all'emanazione di apposite leggi anti-stalking. Alla luce di queste considerazioni, lo studio qui presentato intende indagare il ruolo dei media italiani nel processo di affermazione sociale e giuridica dello stalking, culminato con l'approvazione del DL 23 febbraio 2009 n.11 e la conseguente introduzione dell'art. 612-bis c.p. "Atti persecutori". Alla luce di queste considerazioni, lo studio qui presentato intende indagare il ruolo dei media italiani nel processo di affermazione sociale e giuridica dello stalking, culminato con l'approvazione del DL 23 febbraio 2009 n.11 e la conseguente introduzione dell'art. 612-bis c.p. "Atti persecutori". Il rapporto tra stalking e mass media in Italia, l'entità e l'importanza del progressivo mutamento della sua osservabilità sociale, anche, e soprattutto, alla luce del peculiare funzionamento dei media è stato indagato mediante la raccolta e l'analisi degli articoli pubblicati dal gennaio 1992 all'aprile 2009 sul Corriere della Sera, principale quotidiano a diffusione nazionale, e su Quotidiano.net, che riporta le notizie di diverse testate giornalistiche a diffusione locale (Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno). I 506 articoli selezionati, 293 pubblicati sul Corriere della Sera (pari al 57,9%) e 213 su Quotidiano.net (pari al 42,1%), sono stati globalmente sottoposti a un primo livello di analisi basato sul contesto dell'articolo, ovvero la tipologia di contenuto, la capacità di riconoscimento e il linguaggio utilizzato per la definizione delle condotte. Il secondo livello di analisi ha coinvolto i soli articoli di cronaca, sottoposti a griglie valutative riguardanti le vittime, gli stalker, la tipologia di relazione intercorrente tra gli stessi, i casi di star-stalking e la ricorrenza di condotte violente. La tipologia di articolo maggiormente diffusa sui quotidiani risulta essere la cronaca, che rappresenta l'84,6% del totale.Gli articoli di tipo divulgativo e/o scientifico rappresentano il 7,7% del totale quale media del periodo, ma la loro diffusione sui quotidiani risulta costante solo a partire dal 2001. Le notizie di tipo politico rappresentano il 5,7% del totale e sono rintracciabili solo a partire dal 2006. L'uso del termine stalking da parte dei media risulta costante a partire dal 2002 con un aumento progressivo negli anni successivi (44% nel 2007; 52,1% nel 2008; 94% nel 2009) tanto da rappresentare, ormai, il termine di riferimento del fenomeno. Su 449 vittime individuate dal 1992 al 2009, ben 372 (pari all'82,9%) sono donne. Su 440 stalker individuati tra il 1992 e il 2009 l'84,3% sono uomini e solo il 15,7% donne. Più della metà degli stalker era un ex-partner della vittima (51,2%). Lo stalker risulta essere un conoscente della vittima nel 24,3% dei casi e un perfetto sconosciuto nel 24,5%. Su 428 articoli di cronaca selezionati dal 1992 al 2009, più della metà (51,4%) riportano vicende di stalking marcatamente connotate da condotte violente: percosse, lesioni personali, aggressioni (anche sessuali), omicidi tentati e consumati.
BASE
The Astronaut: Cultural Mythology and Idealised Masculinity interrogates the historical and cultural dynamics of one of the most revered icons of the 20th century. Analysing a diverse range of cultural representations the book postulates the construction of an intertextual mythology through which the astronaut becomes an embodiment of American ideological values and heroic manhood. The discursive processes at work in the range of media texts examined serve to embed the astronaut into the cult
Independent media constitute a crucial component of a liberal democracy, especially for the critical role they can play in advancing the pace of democratization. In the late Soviet era, after Gorbachev lifted state control of the media as part of his glasnost policy, they helped release the hold of communist ideology on society & then went on in the 1990s to mobilize public support for democratic development. Essentially the media constituted the "engine for democratization." More recently, however, the media have become less influential. This chapter focuses on why this has happened & what its implications are for the future of democracy in Russia. J. Stanton