Bologna - il mistero delle quattro croci e il rito etrusco
In: Area 08 - Ingegneria civile e architettura
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In: Area 08 - Ingegneria civile e architettura
In: Aree scientifo-disciplinari
In: Area 08 - Ingegneria civile e architettura
In: http://hdl.handle.net/10761/1629
Lo studio dei sistemi residenziali della classe dirigente, a Siracusa come altrove, nasce dall esigenza di definire le interrelazioni esistenti tra le strategie economiche, culturali e patrimoniali, con linguaggio artistico-architettonico e la diffusione delle tipologie. Il caso-campione delle residenze dei Gargallo, analizzato per la prima volta in modo sistematico in questa ricerca, ha evidenziato aspetti prettamente architettonici legati alla caratterizzazione nel corso dei secoli dell ambiente urbano. Ne emerge il ruolo funzionale, culturale ed economico del palazzo sede della famiglia nobiliare e la sua capacità di incidere come segno architettonico all interno della città, con costanti e mutamenti. Il dato che è emerso con più evidenza è la ricchezza, e la complessità delle stratificazioni architettoniche. Un contributo fondamentale, alla conoscenza delle residenze, può venire dalla rilettura di quella complessa serie di documenti storici che sono gli edifici stessi. E frequente il rinvenimento di elementi, o resti architettonici, che, alle volte, risultano difficilmente leggibili per l essere stati inglobati in strutture più recenti. Il rilievo, insieme allo studio storico, è risultato essere un passo importante nella conoscenza di un edificio catalano , che ha importanza non solo per la singola architettura, ma per la comprensione di un periodo della storia politica, e culturale di Ortigia, in un momento cruciale per il formarsi del suo tessuto urbano. Attraverso la ricerca dei documenti, all Archivio di Stato di Siracusa, all Archivio di Palermo, ho avuto modo di approfondire le notizie riguardanti la famiglia Gargallo, riuscendo a ricostruire la storia e le evoluzioni, le trasformazioni delle residenze, finora non studiate, evidenziando la complessa e stratificata struttura architettonica. La ricerca, sulla scorta dei dati provenienti dallo studio archivistico, rende un quadro dettagliato, completo della consistenza del patrimonio edilizio. Quindi, è stato possibile analizzare, ricostruire le diverse fasi che hanno determinato l attuale assetto dei palazzi, caratterizzato dall assemblaggio inscindibile dello spazio con architetture diverse, è stato possibile formulare ipotesi, risalendo a nodi importanti per la lettura delle fasi più antiche.
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In: http://hdl.handle.net/10761/930
Il cambiamento climatico è stato riconosciuto come il problema globale, i cui effetti nel corso di questo secolo, potrebbero avere impatti catastrofici sul benessere e la salute umana. Le città subiscono gli effetti del climatico ma concorrono anche a determinarlo a causa degli eccessivi consumi energetici e di stili di vita poco sostenibili. Esse sono quindi chiamate ad affrontare la nuova sfida e a svolgere un ruolo significativo nell individuazione di politiche e strategie innovative che assicurino la sostenibilità e il ripensamento alla gestione e alla pianificazione urbana, al fine di aumentare la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti in corso. Nuovi assetti urbani e territoriali, edifici e infrastrutture a basso consumo di energia, infrastrutture verdi e l adozione di tecnologie avanzate, favoriscono l adattamento al cambiamento climatico. La tesi indaga sul ruolo degli spazi verdi e la loro messa in rete, nel raggiungimento della qualità ambientale alla scala urbana, in particolare esplora le dinamiche connesse alla relazione tra le Infrastrutture Verdi e il comfort climatico all interno delle città, cercando di favorirne il riconoscimento e ruolo di componente essenziale, nel processo di pianificazione, nelle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e nei piani di investimento della città. Dall esame dei casi più rappresentativi, di applicazione di Infrastrutture Verdi nel mondo e dall esplorazione delle opportunità alla scala locale, si propongono azioni e strategie mirate ad incrementare l utilizzo delle nuove tecnologie verdi, nella lotta ai cambiamenti ambientali in atto, non trascurando quando ancora utilizzabile dei saperi verdi tradizionali che in passato hanno garantito stili di vita e confort ambientali tuttora validi.
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In: http://hdl.handle.net/10761/1470
La tesi affronta il tema urgente delle periferie storiche, sia nazionali che trasnazionali , in chiave di recupero edilizio e tenta di fornire uno strumento per la conoscenza delle possibilità di trasformazione di questa parte di città. La ricerca prende spunto dalla consapevolezza della mancanza di aggregazione tra centro e periferia storicizzata e delle difficoltà di intervento in un contesto la cui valorizzazione non è ancora avvenuta. Se per i centri storici il problema del recupero è stato risolto attraverso studi e metodologie che ne hanno individuato la memoria e l identità, per le periferie del passato, costruite con logiche meno percepibili e con finalità prettamente abitative, il terreno risulta ancora fertile per studi che ne individuino le possibilità di trasformazione e riqualificazione. Frequentemente queste parti di città possedevano limiti fisici che le isolavano dal contesto antico e che le spingevano ad assumere quindi il ruolo di quartiere autosufficiente e ad ignorare altre parti di città. I problemi maggiori, nella dicotomia tra centro storico e periferia storicizzata, riguardano l inadeguatezza delle indicazioni programmatiche e l insufficiente inquadramento in una politica di recupero urbano. A fronte di ciò la ricerca si dirige verso strategie di intervento, motivate da scelte sociali e culturali, nonché costruttive; tenta cioè di fornire linee guida attraverso criteri che indirizzino il progetto di recupero. La ricerca approfondisce il tema attraverso lo studio dei caratteri del costruito periferico, e ne verifica la validità in casi nazionali e internazionali. La ricerca applica le indicazioni rilevate su un contesto preciso: la Borgata Santa Lucia a Siracusa, quartiere ottocentesco che rappresenta la nuova zona di espansione della città, dopo l abbattimento delle mura di cinta. Essa, originariamente, ne costituiva la prima periferia, area addossata alla città esistente, una parte di tessuto urbano che ha subito un processo di storicizzazione , di affiancamento alla città esistente, di ampliamento ed espansione. Si cerca quindi di affrontare il problema di relazione tra il costruito storico e la periferia storicizzata , per fornire uno strumento informativo applicabile a contesti similari, che attraverso la conoscenza, individui le possibili trasformazioni da effettuare, per riportare i livelli qualitativi alla sufficienza.
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In: http://hdl.handle.net/10761/3702
This research explores the relationship between energy, land use and urban planning in the context of climate change risks. The ambition is to contribute to the definition of new planning procedures and tools addressed to urban sustainability and low-carbon urban systems. Climate change represents one of the major challenge of the 21st century. To face climate risks, imperative actions must be taken in cities, where high energy consumptions and GHG emissions are produced. Moreover, for their high concentration of people and assets, urbanized areas are also vulnerable to climate change impacts. Therefore, cities are perceived to show a dual nature in that they are a major cause of climate change and at risks of its impacts. In this perspective, the purpose of this research is the development of an integrated planning tool to analyze and assess the urban energy performance of neighborhoods. The tool is aimed at supporting policy makers and urban planners in the process of development of site-specific strategies to gain overall energy efficiency in urban areas. The analytical-evaluating tool developed in this research is organized in two stages. The former provides an integrated analytical energy model for the assessment of urban energy consumption of neighborhoods, including the most energy intensive sectors of urban systems: buildings, transport and public lighting. Results are represented at urban scale through energy maps, developed in GIS, which allows the integration between energy evaluations and spatial planning. In the second stage, the energy model is used for the evaluation of urban strategies, inclusive of energy issues, on the three sectors through the configuration of several scenarios. In particular, the drivers that may steer changes in the urban contexts from an energy perspective have been identified. The changes represent a range of options whose feasibility and efficiency are assessed through the configuration of planning scenarios. The combination of urban energy mapping and scenario analysis allows to determine integrated planning energy strategies and to support sustainable political choices on existent urban areas. A third stage, that extends the function of the previous ones, may be considered. This stage comprises easy-sharing tools, aimed at integrating, simplifying and sharing the findings from the analytical and evaluating stages. The city of Catania, in southern Italy, has been selected as case study. For its characteristics the city may be considered as representative of many others meridional Italian cities. Particularly, the methodology has been applied to Nesima Superiore neighborhood, which was built in the framework of INA CASA, a post war reconstruction strategy aiming at providing a healthy house to inhabitants. Despite the high ambitions of the plan, at present the neighborhood is characterized by the lack of public facilities and low construction features in buildings. Through the comparison of scenarios, it follows that an improvement of the whole urban energy performance is achievable. In particular, results for the case study show that a change in the energy profile of the neighborhood is achievable by implementing several peculiar measures. Since buildings represent the most energy intensive sector, measures aimed at retrofitting the building stock result significantly efficient. Along with buildings, transport sector offers potentials for improving the urban energy performance if transformations in the fields of land use and infrastructures occur. The case analyzed confirms the potential to improve the energy performance of urban areas towards sustainability, by including innovative tools and methods into spatial planning. This play a coordinating role for the multiple site-specific strategies and tailored measures, enabling the achievement of holistic results that include awareness of the interrelations and potential trade-offs among components and systems at stake in urban areas.
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In: http://hdl.handle.net/10761/1630
Rivers and their ecosystems are a vital core of human societies: not only do they provide resources, in particular for rural economies, they also generate symbolic meanings in different cultures around the world. The Dissertation focuses on how watershed planning and management can be enhanced with the purpose of improving the relationship of human communities and natural ecosystems. This work is located within the growing debate, in the field of environmental planning, focused on the necessity to integrate scientific knowledge with a broader understanding of how social-ecological system works (Gunderson and Hollings 2001) and how communities use various types of knowledge to innovate the way they relate with natural resources; (Ostrom 2009, Fischer 2009). Two detailed cases are presented: the Mississippi communities relating with the Delta-Yazoo River basin and Pascuagoula River basin, MS, U.S.A.; the Simeto communities relating with the Simeto River Valley, Sicily, Italy. In both cases, innovating watershed planning through stakeholders collaboration faces significant difficulties, related with long-term socio-cultural struggles. Mississippi is explored through Case Study Research; the inquiry identifies the necessity of questioning bottom-up and collaborative practices in the light of reflections about dynamics of power; research also shows that even in a very challenging context there are windows of opportunities; in this case, various stakeholders agree on the necessity of improving various forms of education, integrating environmental and social-cultural issues. The Mississippi case highlights a clear indication, for planning discipline, to bridge the traditional divide between scientific environmental knowledge and the problem of democracy. The Simeto case is a narrative of the direct engagement of the author in a Participatory Action Research (PAR) process, which was generated with questions about the need of linking environmental restoration with social-cultural and democratic innovations, so that the Mississippi conclusions are the starting point of the Simeto narrative. According with the nature of PAR methodology, in which knowledge is collectively produced and continuously reshaped through action, the narrative shows how the Simeto community has learned through a democratic approach to research, in order to innovate watershed planning, to promote the democratic dialogue and to affect institutions. From a methodological standpoint, the Dissertation discusses how Case Study Research relates with Participatory Action Research. The Dissertation offers various details on practical devices, mostly related to the need of facing challenges and changes through a process of collective re-framing and through community-based education, not only to enhance the health of river s ecosystem, but also to improve communities quality of life. Fischer, F., 2009. Democracy & Expertise. Reorienting policy inquiry. Oxford University Press. Gunderson, L., Holling C., 2001. Panarchy: understanding transformations in human and natural systems. Island Press. Ostrom, E., 2009. A General Framework for Analyzing Sustainability of Social-Ecological Systems, Science.
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In: A 08, Ingegneria civile e architettura 403
In: http://hdl.handle.net/10761/927
La pianificazione territoriale e le sue specificazioni per settore e per scala (pianificazione urbanistica, progettazione urbana, programmazione integrata, etc.) hanno da tempo fatto ricorso ai sistemi automatizzati di acquisizione e gestione dei dati i Geographical Informations Systems (GIS). L apporto che i GIS hanno fornito alle scienze del piano è assai vario. Nella maggior parte dei casi esso è stato impiegato come strumento per la raccolta e la gestione dei dati in forza della possibilità di assegnare a ciascun oggetto del territorio, rappresentato o tradotto in formato digitale, coordinate geografiche e proprietà discrete, in modo da renderlo adatto alla archiviazione in database relazionali utili alla costruzione di carte tematiche dalla cui sovrapposizione è possibile costruire il parterre di informazioni di volta in volta necessarie alle scelte di piano. Il dibattito sulla automazione delle informazioni ha interessato tanto aspetti etici e professionali dell approccio al territorio coinvolgendo questioni profonde quali quelle del controllo sociale e della violazione della privacy. Diverse professionalità e competenze si sono confrontate nella definizione di modalità d uso e protocolli di gestione dell informazione geografica la quale consente i accrescere le performance della macchina amministrativa e più in generale del territorio. Il GIS è stato utilizzato ampiamente come strumento di rappresentazione, funzione che ha prevalso fino ai nostri giorni. Ultimamente anche il campo delle analisi economiche e immobiliari ha trovato nel GIS una strumentazione di primaria importanza per la definizione di una base valutativa e decisionale. La sperimentazione condotta nella presente ricerca sulla base della letteratura GIS criticamente analizzata nella prima parte, intende fornire una interpretazione diversa del GIS nella pianificazione, evidenziando tra le principali funzioni dei sistemi informativi territoriali quella progettuale. A tal fine, e con riferimento ad un caso di studio che riguarda una porzione della città di Catania soggetta alla revisione dello strumento urbanistico e alla applicazione di forme di perequazione e compensazione urbanistica, si è collegato il GIS con il foglio di calcolo in modo da costruire un sistema bidirezionale di implementazione dei dati e restituzione dei risultati. Il lavoro è consistito nella costruzione di un modello di valutazione Costi-Ricavi del potenziale perequativo dell area di studio e nel collegamento dei valori numerici al database del GIS. Il modello consente di agire sulle singole unità edilizie e gli oggetti urbani attraverso un sistema di input che è contemporaneamente sia grafico sia numerico e che riguarda la forma, la posizione la destinazione e le qualità che caratterizzano questi oggetti calcolandone costi, i valori di mercato, e gli oneri concessori straordinari in modo da potere dimensionare adeguatamente gli eventuali incrementi di cubatura per raggiungere i risultati economici desiderati facendo sempre riferimento alla forma del contesto spaziale che genera questi valori.
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In: http://hdl.handle.net/10761/1010
I sistemi di gestione dei ponti sono essenziali per l'ottimizzazione delle risorse disponibili. La priorità delle attività manutentive e la valutazione delle diverse strategie di manutenzione sono solitamente basate sulla definizione di indici di condizione. Nel presente tesi viene sviluppato un sistema di supporto alle decisioni per la manutenzione dei ponti a livello di rete, basato sulla teoria del Dominance-based Rough Set Approach (DRSA). Il DRSA produce un modello decisionale espresso in termini di regole facilmente comprensibili "se.allora."che controllano il processo decisionale ed evitano l'effetto "scatola nera" di altri sistemi alternativi. Nel sistema di supporto decisionale proposto, i ponti sono descritti da una serie di 16 criteri relativi allo stato di degrado del ponte, alle caratteristiche della struttura, del territorio,del traffico e della rete. Per illustrare il sistema è stato proposto un caso di studio che coinvolge alcuni ponti sulle strade italiane. Il metodo proposto è uno strumento flessibile, i cui parametri possono essere periodicamente aggiornati in conseguenza delle politiche dell'ente gestore e della pratica acquisita.
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Extracted from his larger work with the same title, published in 1841. ; Includes bibliographical references. ; Mode of access: Internet.
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Illustrated with wood engravings, many full-page. ; Includes descriptions and illustrations of various sorts of machinery, i.e. pumps, hoisting arrangements, mills, etc. ; Cicognara, ; Mode of access: Internet. ; Bound in old vellum; gilt leather label on spine; edges stained red; Muzio's bookplate on front pastedown.
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In: A 08
In: Ingegneria civile e architettura
In: Pocket library of studies in art 39