L'articolo propone una linea discorsiva che percorre l'accidentato ma essenziale cammino che vede l'oscillazione tra il centralismo "democratico" (l'uso dell'aggettivo è volutamente provocatorio e va riferito all'avvenuta rivoluzione "egualitaria"), con la conseguente negazione delle autonomie locali, e le forme di sopravvivenza di tali autonomie; e, all'interno di questo scenario, abbordare il tema del trattamento della condizione di povertà, che nelle sue molte e tristi componenti (miseria, malattia, disoccupazione, vagabondaggio ecc.) continua a pervadere il nostro mondo attuale. Si cercherà di esporre il "modo" francese di impostare e risolvere il problema, e il "modo" inglese, per più versi alternativo.
In: Pubblicazioni della Facoltà di Studi Politici e per l'Alta Formazione Europea e Mediterranea "Jean Monnet" della Seconda Università degli Studi di Napoli
Nel mio lavoro ricostruisco la reazione della sinistra italiana davanti alla morte di Pasolini. Per fare ciò ho ripercorso la biografia del poeta, soffermandomi sugli snodi principali della sua esistenza. La cesura decisiva della sua vita fu lo scandalo per "i fatti di Ramuscello" che gli provocarono l'espulsione dal PCI e lo portarono a fuggire dal Friuli.L'episodio rivelava dinamiche conflittuali presenti in un paese attraversato da due culture politiche, quella cattolica e quella comunista, che dettavano modelli e abiti mentali, stili e comportamenti, e che miravano a codificare vere e proprie regole di moralità. In un quadro del genere l'esistenza dell'omosessualità non era minimamente contemplata. Arrivato a Roma, Pasolini raggiunse la piena maturità artistica e riuscì a entrare in contatto con il mondo dei "miseri" e delle borgate. Qui Pier Paolo divenne uno dei maggiori intellettuali del panorama italiano, il primo a saper leggere le trasformazioni del boom economico e la "mutazione antropologica" delle persone. Nonostante il suo spessore, il suo rapporto con la sinistra italiana, in particolar modo con il Partito Comunista, fu sempre conflittuale, animato da alti e bassi, a causa dell'autonomia del suo pensiero e del coraggio delle sue pozioni, spesso contrarie al senso comune. Dopo la sua morte avvenne un tentativo di appropriazione della sua figura da parte della sinistra. In molti videro dietro al suo omicidio le trame di un complotto, ma questo comportamento significava semplicemnte un altro fatto: la rimozione della semplice realtà del fatto, ovvero un omicidio in una relazione omosessuale.
Il sistema moda italiano e quello francese sono oggi due modelli rilevanti e affermati su scala globale. In entrambi i Paesi, essi sono stati definiti, nella loro forma attuale, dall'evoluzione delle politiche e delle istituzioni dalla fine della seconda guerra mondiale. Questi processi hanno definito i confini di un settore di notevole importanza e interesse economico, politico e culturale. Il saggio si propone di fornire uno studio comparativo delle politiche e degli interventi del settore pubblico e privato nel campo della moda in Italia e in Francia tra il 1945 e il 1962. In particolare, attraverso lo studio di questi due casi, si vogliono evidenziare le differenze tra l'esperienza francese, fondata sull'accentramento degli interventi e sulla capacità mostrata nel secondo dopoguerra di ripartire e affermarsi nuovamente sullo scenario internazionale, e l'esperienza italiana che, nonostante contrasti interni e rivalità, ha contribuito al successo della moda Made in Italy negli anni post bellici.
Cover -- quartino -- Indice -- Antonio Ruggeri La Carta dei diritti dell'Unione europea e le altre Carte (ascendenze culturali e mutue implicazioni) -- Relazioni -- Antonino Spadaro La "cultura costituzionale" sottesaalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europeafra modelli di riferimento e innovazioni giuridiche -- Massimo Condinanzi Diritti, principi e principi generali nell'ordinamento giuridico dell'Unione europea -- Oreste Pollicino Della sopravvivenza delle tradizioni costituzionali comuni alla Carta di Nizza: ovvero del mancato avverarsi di una (cronaca di una) morte annunciata -- Pasquale Costanzo L'uso fatto della Carta dei diritti dell'Unione nella giurisprudenza della Corte EDU -- Lara Trucco L'uso fatto della Carta dei diritti dell'Unione nella giurisprudenza costituzionale (2000-2015) -- Roberto Conti L'uso fatto della Carta dei diritti dell'Unione da parte della Corte di cassazione -- Carmela Salazar I diritti sociali nel "gioco delle tre Carte": qualche riflessione -- Chiara Amalfitano Il rilievo della CEDU in seno all'Unione europea ex art. 6 TUE -- Graziella Romeo La Carta di Nizza allo specchio: influenze e contaminazioni (possibili) dalla cultura giuridica americana -- Luigi D'Andrea A mo' di sintesi: ordinamento europeo e costituzionalismo contemporaneo -- Comunicazioni -- Angelo Licastro L'influenza della Carta di Nizza sui sistemi nazionali europeidi disciplina del fenomeno religioso:verso un diritto ecclesiastico dell'Unione? -- Stefano Agosta La Corte di giustizia alle prese con la nozione eurounitaria di embrione umano (a margine della giurisprudenza Brüstle ed in previsione di futuri sviluppi) -- Marco Bassini Prescrizione e principio di legalità nell'ordine costituzionale europeo. Note critiche alla sentenza Taricco -- Gli Autori.
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This paper aims to analyze the state of the art of the application of new technologies in the healthcare industry and its use in the activity of appropriateness and cost control monitoring. All the reforms that have recently affected the health demonstrated the orientation of the legislator towards a rationalization of costs through more efficient use of available resources. This reorganization of the sector has been inevitably influenced by several factors such as the evolution of the concept of the right to health accepted nowadays as a financially affected right, the polycentric and multilevel nature of the health sector and the requirements to control the public spending that have strongly conditioned by obligations of supranational origin. In this context, the ICT (Information Communications technologies) could have played a central role in enabling both a better management of the sector (through the ESF) and the creation of appropriate means of cost trend (using the NSIS). However up to now, despite the current regulations, suitable systems have not been put in place to take advantage of all the opportunities provided by ICT tools in this area, as the outlined system is fragmented and inadequate to allow an effective and efficient check of the choices undertaken by the health system's actors. Throughout the report we will analyze some of the current ICT tools used in the health sector, highlighting the critical issues and identifying any remedial actions in order to get a greater functional use in accordance with the new requirements of control and monitoring.
International audience ; È in un clima di contestazione che il presidente Chirac ha celebrato il 10 maggio 2006-data dell'approvazione della legge Taubira- la Giornata della memoria delle vittime della schiavitù, con il pieno consenso del " Comitato per la difesa della memoria degli schiavi " che, istituito il 5 gennaio 2004, sostiene la necessità di promuovere anche nelle scuole le conoscenze sulla tratta, la schiavitù e la sua abolizione, per farle uscire da una sostanziale " amnesia ". Le recenti polemiche francesi intorno alla storia della schiavitù e al suo riconoscimento come crimine contro l'umanità hanno nei fatti rivelato l'esistenza di un malessere, sia storico che sociale. L'esito controverso di questi dibattiti dimostra l'insufficienza delle conoscenze su questo fenomeno e le difficoltà, ancora oggi, di riflettere " serenamente " su tre secoli di storia, di analizzare la complessità del fenomeno e le sue ripercussioni nei diversi continenti (Africa, Europa, America e Asia) e nella società francese.
International audience ; È in un clima di contestazione che il presidente Chirac ha celebrato il 10 maggio 2006-data dell'approvazione della legge Taubira- la Giornata della memoria delle vittime della schiavitù, con il pieno consenso del " Comitato per la difesa della memoria degli schiavi " che, istituito il 5 gennaio 2004, sostiene la necessità di promuovere anche nelle scuole le conoscenze sulla tratta, la schiavitù e la sua abolizione, per farle uscire da una sostanziale " amnesia ". Le recenti polemiche francesi intorno alla storia della schiavitù e al suo riconoscimento come crimine contro l'umanità hanno nei fatti rivelato l'esistenza di un malessere, sia storico che sociale. L'esito controverso di questi dibattiti dimostra l'insufficienza delle conoscenze su questo fenomeno e le difficoltà, ancora oggi, di riflettere " serenamente " su tre secoli di storia, di analizzare la complessità del fenomeno e le sue ripercussioni nei diversi continenti (Africa, Europa, America e Asia) e nella società francese.