Suchergebnisse
Filter
Format
Medientyp
Sprache
Weitere Sprachen
Jahre
454754 Ergebnisse
Sortierung:
Potere della gnosi e gnosi del potere: un percorso sapienziale
Lungo l'arco storico delle presenze della gnosi dopo l'avvento del cristianesimo, se ne può individuare l'influsso all'inizio del XX secolo, soprattutto in Hesse e Jung. Questo periodo, caratterizzato dal crollo delle certezze tradizionali, presenta analogie con l'epoca della nascita dello gnosticismo. L'influenza della gnosi sul mondo contemporaneo si rileva non tanto in ambito politico, quanto come radice dell'interiorità dell'uomo moderno. Nel quadro del dualismo fra pleroma e mondo, il potere della gnosi è quindi quello di rivelare la condizione di esilio dell'uomo. La gnosi del potere consiste invece nell'anelito dello gnostico a tornare all'ordine cosmico.
BASE
IL LUNGO PERCORSO CHE HA PORTATO ALL'ISTITUZIONE DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE
La "trasversalità" dell'interesse all'ambiente, la sua caratteristica d'incidere su una pluralità di altri interessi ha posto un problema di carattere scientifico-dogmatico: esiste l'ambiente come oggetto definito, delimitato, individuabile separatamente dagli altri? L'ambiente è una materia? È un quid suscettibile di formare oggetto di diritti? Oppure è una mera sintesi verbale con la quale si indica un complesso di cose tra loro differenti? I dubbi e le incertezze che hanno caratterizzato la discussione in tema ambientale hanno avuto fin da subito un immediato riscontro sul piano dell'organizzazione amministrativa. In effetti, la legge n. 349 istitutiva del Ministero dell'Ambiente, come vedremo, porterà con sè il segno di tutte queste incertezze. Fino all'istituzione del Ministero dell'Ambiente, infatti, le funzioni che potevano avere incidenza in materia ambientale erano suddivise, a livello centrale, tra numerose amministrazioni.Con l'istituzione del Ministero dell'ambiente si è cercato di risolvere il problema connesso alla frammentazione delle competenze, accorpando in un'unica struttura amministrativa statale gran parte delle competenze in materia ambientale, nel tentativo di creare un centro strategico per l'individuazione delle politiche pubbliche di protezione. Rimanevano però escluse dall'ambito operativo del neo istituito Ministero alcune rilevanti competenze come quella in materia di rifiuti solidi, di aree protette, di inquinamento idrico e, in parte, di inquinamento atmosferico e acustico, queste ultime esercitate di concerto con il Ministero della sanità, o con il Ministero dei trasporti nel caso di inquinamento prodotto dai veicoli. In numerosi casi, infatti, era attribuita preferenza all'azione concertata tra più Ministeri , mentre erano attribuite al Ministero dell'ambiente competenze di carattere prettamente generale quali l'accreditamento delle associazioni ambientaliste, l'ampia divulgazione delle informazioni sullo stato dell'ambiente, la vigilanza, la prevenzione e la repressione delle violazioni compiute a danno dell'ambiente, i poteri di ordinanza, la proposta al Consiglio dei Ministri per la deliberazione della dichiarazione di area ad elevato rischio di crisi ambientale, la valutazione d'impatto ambientale. Compito del Ministero era inizialmente quello di assicurare, in un quadro organico, la promozione, la conservazione e il recupero delle condizioni ambientali conformi agli interessi fondamentali della collettività e alla qualità della vita, nonché la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale nazionale e la difesa delle risorse naturali. Tuttavia, nonostante le intenzioni contenute nelle prescrizioni legislative, il processo di unificazione funzionale posto in essere attraverso l'istituzione del nuovo Ministero non fu realizzato compiutamente. Infatti, inizialmente, gran parte delle competenze settoriali rimasero ad appannaggio degli originari organi ministeriali e il neo istituito Ministero dell'ambiente non riuscì mai a proporsi come reale centro di imputazione dell'interesse ambientale. Solo con gli interventi legislativi degli anni Novanta del secolo scorso, in particolare con il d.lgs. n. 300 del 1999 di attuazione della Legge n. 59 del 1997, si è assistito a un primo vero processo di riorganizzazione e di razionalizzazione dell'intero apparato amministrativo che ha interessato anche l'estensione delle competenze attribuite al Ministero dell'ambiente, dapprima rinominato Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e successivamente divenuto Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (legge n. 233 del 2006).Ci si chiede dunque se la struttura del Ministero è coerente con le sue funzioni. Sul piano istituzionale, le scelte fatte negli ultimi anni, sembrano guardare più al passato che al futuro. A trentuno anni dalla sua nascita, il giovane Ministero, rischia di scomparire a causa della progressiva erosione delle risorse che garantiscono l'efficacia e l'efficienza del governo dell'ambiente.
BASE
Simboli e politica: un percorso al di là del visibile
La politica -dal greco 'polis' città- è oggi uno dei termini più generici e sfuggenti del nostro dizionario. L'immagine a cui si fa generalmente riferimento, pensando al potere politico è quella del sovrano. Innumerevoli sono le figure scolpite o dipinte che l'arte ci ha tramandato rendendole imperiture. Esse, come si cercherà di evidenziare, testimoniano la necessità del potere di rappresentarsi, di rendersi visibile, in quanto il re è portatore di significati simbolici che vanno oltre alle funzioni che gli competono all'interno dell'ordinamento giuridico e politico. Prima, però, di approfondire e di indagare sulla relazione, o meglio, sulla correlazione esistente fra simboli e politica, ci è sembrato interessante porre l'accento sul secondo di questi elementi, che è punto di partenza e allo stesso tempo meta ambita per tutti gli studiosi della storia della civiltà umana.
BASE
I pessimisti non fanno fortuna: la sfida del futuro come scelta
In: Specchi n. 344
La scelta del diritto: concorrenza tra ordinamenti, arbitraggi, diritto comune europeo
In: Saggi di diritto amministrativo 4
Memorie del futuro: un percorso tra sociologia e studi culturali
In: Quality paperbacks 496
Legalità penale e crisi del diritto, oggi: un percorso interdisciplinare
In: Pubblicazioni della Facoltà Giuridica dell'Università di Ferrara
Autobiografie scolastiche e scelta universitaria
The transformations of our society place the onus on the teaching professions to acquire new skills to enable them to respond to the needs of a complex reality in constant evolution. This is why the Degree Course for Professional Educator has gone through ongoing radical changes over recent years, designed to synthesise the theoretical and practical dimensions. This book is aimed at recording such changes in the attempt to provide a snapshot of the youth universe through the discussion of data emerging from a questionnaire, and the analysis of various scholastic autobiographies written by the students themselves. The objective of the publication is to understand the backgrounds of our students, what are their relations with the school and with the teachers, what expectations they have in relation to the academic world and their future in professional and personal terms. The book is therefore aimed at secondary school teachers, at University teachers and at the educators themselves, as well as at all those who are engaged with young people and adolescence in various capacities. - Le trasformazioni della nostra società pongono le professioni educative di fronte all'esigenza di acquisire nuove competenze che permettano di rispondere ai bisogni di una realtà complessa e in costante evoluzione. Per tale ragione il Corso di Laurea in Educatore Professionale in questi ultimi anni ha cambiato e sta cambiando volto, nell'intento di unire armonicamente in sé dimensione teorica e pratica. Il volume cerca appunto di dar conto di tali cambiamenti nel tentativo di fornire una fotografia di questo universo giovanile tramite la discussione dei dati emersi da un questionario e l'analisi di alcune autobiografie scolastiche scritte dagli studenti stessi. Obiettivo della pubblicazione: capire quale sia la realtà dalla quale i nostri iscritti provengono, quale il loro rapporto con la scuola e con i docenti, quali aspettative nutrano nei confronti del mondo accademico e del proprio futuro lavorativo e personale. Il testo si rivolge, dunque, agli insegnanti della scuola secondaria, ai docenti universitari, agli educatori stessi, nonché a tutti coloro che in veste diversa si occupano di adolescenza e di età giovanile.
Quale presidente?: la scelta del Presidente della Repubblica nelle crisi costituzionali
In: Sentieri giuridici 12
Pace e diritti nei paesi del Mediterraneo: un percorso interculturale
In: La pace in dialogo 3