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Negli ultimi anni, il contesto internazionale, nazionale e locale è divenuto sempre più impegnativo per quanto riguarda gli indirizzi di politica forestale e ambientale e, conseguentemente, sempre più stringenti le connesse richieste di dati. Nella prospettiva di un quadro di sintesi a livello nazionale, la presente nota mira a fornire una panoramica sulle principali fonti informative relative ad alcuni aspetti salienti dei sistemi forestali. Lo scopo non è un'analisi critica delle fonti, quanto piuttosto una rassegna di dati in forma di breve compendio commentato. Particolare attenzione viene riservata al commento delle statistiche di superficie forestale fornite da ISTAT.

Il testo è disponibile sul sito dell'editore www.wkap.nl ; The increasing awareness and concern of people, researchers and decision makers for the maintenance and enhancement of goods and services provided by forest ecosystems significantly widened the scope of information needs for sustainable forest management on the task-specific, integrative and strategic level. Forest resource assessments have to provide reliable, harmonized, politically relevant, cost-efficient and intuitively visible information on the multiple functions of forests in the form of statistics, georeferenced data and thematic cartography. In this perspective, the need of reviewing and discussing improvements of forest inventory and monitoring approaches is acknowledged to cope with assessment and analysis tools required for the full understanding of forest ecosystems, from local to global scales. Only a limited amount of information can be provided by adding a set of new attributes to the list of attributes commonly used in assessing the productive function of forests and utilizing traditional survey designs. The diversity of information needs that have to be satisfied by current forest resource assessments require the adoption of new survey approaches and the extension of assessment frames from forests to landscapes. This is deemed distinctively true for the issues related to sustainable forest management and biodiversity monitoring. Within this framework, the major purpose of this volume of Kluwer`s "Forestry Science Series" is to give readers hands-on experiences about inventory and monitoring problems and potential by reviewing a selection of approaches, methods and tools for multi-resource forest surveys, with special reference to remote sensing, statistical sampling and spatial analyses. The book is intended for researchers and practitioners in the field of forest and environmental planning, environmental monitoring and environmental policies.

L'articolo è disponibile sul sito dell'editore www.tandf.co.uk/journals/ ; The established practice of forest ecosystem inventory and monitoring is recognised as a main support for terrestrial natural renewable resource survey programmes. Inventory and monitoring programmes focused on an overall assessment of ecosystem attributes evolving into global environmental survey programmes have been devised, but implementation is still quite contradictory. The state-of-the-art is discussed here, with special reference to the European Union and Italy. Topical issues are reviewed, with selective concern to: remote sensing capability, probability sampling, forest type (habitat) classification and landscape ecology, sustainable management indicators. Benefits brought by information technology are highlighted. Its development and the implementation of approaches based on a sound "per habitat" landscape ecological perspective will bring unique benefits, thus leading to an effective integration among sector surveys aimed at global environmental inventory/monitoring.

Il decreto legislativo n. 34 del 3 aprile 2018 (Testo Unico in materia di Foreste e Filiere forestali, TUFF) dispone che il sistema di pianificazione forestale gestito dalle Regioni e Province Autonome sia, in una certa misura, uniformato a scala nazionale. In questa prospettiva, al fine di uniformare anche gli elaborati della pianificazione, l'art. 6 comma 7 del TUFF ha previsto un apposito decreto attuativo, emanato a fine 2021, che prevede standard minimi comuni a livello nazionale. Quest'ultimo decreto ha rinviato a un successivo atto ministeriale la definizione dell'elenco e dei formati dei dati alfanumerici e geografici, ivi compresa la struttura dati per la registrazione degli interventi selvicolturali realizzati in attuazione di piani e degli eventi occorsi, e le modalità con cui riportare i metadati.

Nello scenario contemporaneo di perdita di valori identitari, culturali e comunitari, questa nota propone alcune riflessioni sul ruolo e sul significato degli alberi monumentali. La permanenza nel tempo e nello spazio di un albero monumentale può essere garantita attraverso azioni di tipo legislativo, ma anche, necessariamente, attraverso una strategia di azioni di valorizzazione finalizzate al riconoscimento dei grandi alberi come patrimonio naturale e storico e come componenti di lettura e ricchezza del paesaggio. Si sottolinea quindi l'importanza del quadro legislativo di riferimento ma anche la necessità di processi di partecipazione della collettività e di progetti di pianificazione e gestione del paesaggio e delle sue componenti di valore naturale, storico e sociale.

Il continuo aumento della domanda di energia e la modesta autosufficienza energetica spingono le politiche energetiche dell'Italia, nel quadro degli impegni 20-20-20, verso un crescente impiego di biomasse forestali in progetti di produzione energetica delocalizzata e sostenibile. Per identificare opzioni progettuali in grado di soddisfare in modo sostenibile la domanda di energie rinnovabili è necessario produrre stime sufficientemente attendibili sulla disponibilità di biomasse forestali destinabili all'uso energetico, definendo criteri di sostenibilità nel prelievo calibrati sul contesto ambientale e socio-economico locale. In tale logica, il lavoro presenta un caso di studio finalizzato a quantificare nel comprensorio forestale di circa 27.000 ha dell'Alta valle dell'Aniene (Italia centrale) la quantità di biomassa forestale destinabile alla produzione di energia termica. La quantità annua di biomassa forestale destinabile alla produzione di energia, stimata attraverso un modello conservativo basato su criteri di utilizzazione forestale sostenibile, è pari a circa il 18% (21.000 t s.s. anno-1) della produttività annua delle foreste del comprensorio e i quantitativi unitari di biomassa ritraibile risultano pari a circa 2 t s.s. ha-1anno-1. La disponibilità complessiva di biomassa nelle aree maggiormente idonee sotto il profilo dell'accessibilità è di quasi 9.000 t s.s. anno-1, quantitativo sufficiente per implementare una filiera locale di produzione del cippato in grado di alimentare alcune decine di impianti di riscaldamento di edifici pubblici e privati. ; Italy's energy policy, in the framework of the 20-20-20 commitments, is oriented towards the increasing exploitation of wood biomass for local energy production projects; this is due to rising demand for energy and low self-sufficiency of the country. To support renewable energy targets in a sustainable way, reliable estimates on the wood biomass technically available for energy production are needed, taking into account local environmental and socio-economic constraints. This paper presents a case study aimed at assessing the wood biomass technically available for energy generation. The sample area is the forest (approximately 27.000 ha) of the Upper valley of Aniene River (Central Italy). The annual amount of wood biomass available for energy generation is estimated using a conservative model. It is based on environmentalcompatible and sustainable wood harvesting criteria. The available wood biomass is approximately 18% (21.000 t s.s. year-1) of the total forest productivity of the area, corresponding to about 2 t s.s. ha-1year-1. The overall biomass available in the most accessible areas is nearly 9.000 t s.s. year-1. This would be enough to support the development of a local wood-fuel energy chain, to feed several heating plants of public and private buildings.

La recente Legge 9 ottobre 2023, n. 136 si è posta l'obiettivo di adeguare il regime autorizzativo sotto il profilo paesaggistico per gli interventi di gestione selvicolturale dei boschi di notevole interesse pubblico a quelli tutelati ex lege ai sensi del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, eliminando il cosiddetto «doppio vincolo paesaggistico». La presente nota analizza, in forma di discussione commentata, la normativa in materia e approfondisce le novità introdotte dalla legge in questione.