Confini e marginalità: attraverso un processo di costruzione di spazi e identità
Abstract
Il presente elaborato affronta la tematica della marginalità attraverso la lente peculiare del confine. Muovendo dall'idea secondo la quale nel nuovo "disordine globale" si stia andando incontro a uno spazio governato da flussi e quindi privo di confini, si elabora la tesi opposta, secondo cui il confine, anche e soprattutto ai giorni nostri, diviene luogo privilegiato di analisi di accadimenti e formazione di spazi e identità. Il primo capitolo si concentra sul tentare di fornire un'ampia spiegazione di cosa sia il confine e come si guarda ad esso. Nel secondo, invece, vengono analizzate le conseguenze esperite con il passaggio dalla fase fordista a quella post-fordista, con riguardo a tre ambiti: quello della famiglia, del welfare e del mercato del lavoro. Questo passaggio rappresenta un nodo cruciale per una rinnovata paura nei confronti dei marginali frutto di un diffuso senso di insicurezza. Nel terzo capitolo il lavoro si concentra sulle opere del sociologo Löic Wacquant per approfondire i particolari spazi di confine del ghetto e delle carceri nord-americani, analizzando le dinamiche di esclusione messe in atto nei confronti di coloro che vengono riuniti sotto alla categoria di underclass. Nell'ultimo capitolo ci si sposta nello scenario globale delle migrazioni ed espulsioni in cui il concetto di confine sperimenta una nuova enfasi all'interno di logiche che sembrano aver superato la dicotomia inclusione/esclusione.
Themen
Sprachen
Italienisch
Verlag
Pisa University
Problem melden