Profili generali su normazione e scienza
Abstract
The difficulty for politicians in deciding which choices to make regarding the fight against the spread of the coronavirus has confirmed a progressive advancement of technology over politics itself. The enlargement of the number of experts formally called upon to participate in the formation of the political choice is a phenomenon that has characterised the major European constitutional experiences of the post-war period, which has long been hoped for also by theorists of the science of legislation. Particularly in Italy, the technical committees have assumed a leading role in the governance of critical phenomena and have contributed to the basic regulatory choices in terms of countering contagion and economic recovery. While it is natural and desirable for technology and politics to work together for the good functioning of society, when the latency of politics is accompanied by crises of various kinds, the relationship is altered and several critical profiles emerge: the subjugation of technology to politics; the sectoriality of technology; the creation of a technical-political bloc incapable of governing conflicts and removed from the ordinary cycle of evaluation of political responsibility. The recovery of the primacy of politics and the transparency of the criteria for the selection of external contributions can contribute to the rediscovery of a more lively dialectic in the relationship between politics and technology during the phases of law making process. ; La difficoltà della politica in merito a quali scelte preferire in tema di contrasto alla diffusione del coronavirus ha confermato un progressivo avanzamento della tecnica rispetto alla politica stessa. L'ampliamento del novero dei soggetti esperti formalmente chiamati a partecipare alla formazione della scelta politica è un fenomeno che ha caratterizzato le maggiori esperienze costituzionali europee del dopoguerra, auspicato da tempo anche dai teorici della scienza della legislazione. In particolare in Italia, i Comitati tecnici hanno assunto un ruolo di primo piano nel governo dei fenomeni critici e contribuito alle scelte normative di fondo in tema di contrasto al contagio e ripresa economica. Se è naturale e auspicabile la collaborazione tra tecnica e politica al buon funzionamento della società, quando alla latenza della politica si affiancano crisi di varia natura, il rapporto si altera ed emergono diversi profili di criticità: asservimento della tecnica alla politica; settorialità della tecnica; creazione di un blocco tecnico-politico incapace di governare i conflitti e sottratto all'ordinario ciclo di valutazione della responsabilità politica. Il recupero del primato della politica e la trasparenza dei criteri per la selezione degli apporti esterni possono contribuire alla riscoperta di una dialettica più viva nel rapporto tra politica e tecnica durante le fasi del law making proces.
Sprachen
Italienisch
Verlag
Federico II University Press
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