The city-port context involves a decisive reality for the economic development of territories and nations, capable of significantly influencing the conditions of well-being and quality of life, and of making the Circular City Model (CCM) operational, preserving and enhancing seas and marine resources in a sustainable way. This can be achieved through the construction of appropriate production and consumption models, with attention to relations with the urban and territorial system. This paper presents an adaptive decision-making process for Naples (Italy) commercial port&rsquo ; s development strategies, aimed at re-establishing a sustainable city-port relationship and making Circular Economy (CE) principles operative. The approach has aimed at implementing a CCM by operationalizing European recommendations provided within both the Sustainable Development Goals (SDGs) framework&mdash ; specifically focusing on goals 9, 11 and 12&mdash ; and the Maritime Spatial Planning European Directive 2014/89, to face conflicts about the overlapping areas of the city-port through multidimensional evaluations&rsquo ; principles and tools. In this perspective, a four-step methodological framework has been structured applying a place-based approach with mixed evaluation methods, eliciting soft and hard knowledge domains, which have been expressed and assessed by a core set of Sustainability Indicators (SI), linked to SDGs. The contribution outcomes have been centred on the assessment of three design alternatives for the East Naples port and the development of a hybrid regeneration scenario consistent with CE and sustainability principles. The structured decision-making process has allowed us to test how an adaptive approach can expand the knowledge base underpinning policy design and decisions to achieve better outcomes and cultivate a broad civic and technical engagement, that can enhance the legitimacy and transparency of policies.
Generally, the mega events are considered by the cities as an opportunity to realize new architectures and infrastructures, to upgrade public spaces and give international resonance to the city itself. In many contemporary cities, economic restructuring and urban redevelopment have placed events at the centre of strategies for change.Often, however, these interventions require a very short time and high investments, which do not always have a lasting effect over time, with buildings and spaces that, after the event, are transformed into unused public spaces or buildings that need to be retrained.Coastal cities represent a privileged field of analysis for deepening dynamics of development and regeneration processes connected to events.Some cities enhanced their maritime identity by developing activities related to sailing, racing and pleasure boating, promoting social and economic growth, as well as the redevelopment of brownfield sites. The recovery of this identity is the starting point for improving urban quality and attracting major events, developing competitiveness in a virtuous circle.The image of these cities improved, at local, national and international level, promoting regeneration processes involving policy makers, city users and stakeholders.In successful cases, mega and small events are pieces of a larger mosaic, a vision of the city founded on identity maritime and waterfront redevelopment project was been able to strengthen relations with the existing urban areas.The paper proposes two European case studies, the cities of Lorient and Valencia, highlighting the role of long-term planning in regeneration processes.The city of Lorient, in keeping with its history, began a process of regeneration based on its culture of maritime city. Activities related to the sea have been enhanced, creating spaces to sailing and yachting, which led to the redevelopment of brownfield sites and waterfront area. This process of re-training, linked to its historical identity, the construction of new infrastructure and the new economic and functional attractors, are allowing its nomination as a venue for Mega Sailing Events. The results are a better quality of life for residents, business development and tourism.The second case study concerns the city of Valencia. It represents an emblematic example because the designation as host city of the 32nd America's Cup seals a long process of urban regeneration. This event projected the city on the international scene and strengthen processes and strategies already started.The rehabilitation of the historic port area for the 32nd America's Cup, together with important interventions such as La Ciudad de las Artes y las Ciencias and the Formula 1 circuit, gave a new face to the city in the last decades. The metamorphosis of the city shows the contribution of important contemporary architects.The waterfront redevelopment was designed not only for the sailing competition but, above all, as opportunity to provide the city with new educational, cultural, recreation and leisure services, introducing new activities to promote tourism and hospitality.The importance and emblematic value of Valencia case attracted the interest of experts, not only planners and architects but also specialists in tourism marketing and of sports event management. ; In generale, i grandi eventi sono considerati dalle città come la possibilità di realizzare nuove architetture e infrastrutture, per migliorare gli spazi pubblici e dare risonanza internazionale alla città stessa. In molte città contemporanee, la ristrutturazione economica e la riqualificazione urbana posto gli eventi al centro delle strategie di cambiamento.Spesso, tuttavia, questi interventi richiedono un tempo molto breve e investimenti elevati, che non sempre hanno un effetto duraturo nel tempo, con edifici e spazi che, dopo l'evento, si trasformano in spazi pubblici inutilizzati o edifici che devono essere riqualificati.Le città costiere rappresentano un campo privilegiato di analisi per approfondire le dinamiche dei processi di sviluppo e di rigenerazione connessi ad eventi.Alcune città hanno potenziato la propria identità marittima sviluppando attività legate alla vela, eventi sportivi velici e la nautica da diporto, promuovendo la crescita sociale ed economica, nonché la riqualificazione delle aree dismesse. Il recupero di questa identità è il punto di partenza per migliorare la qualità urbana e attrarre grandi eventi, sviluppando la competitività in un circolo virtuoso.L'immagine di queste città è migliorata, a livello locale, nazionale e internazionale, promuovendo processi di riqualificazione che hanno coinvolto i responsabili politici, gli utenti della città e gli stakeolders.Nei casi di successo, i grandi e i piccoli eventi rappresentano tessere di un mosaico più ampio, una visione della città fondata sulla identità marittima e il progetto di riqualificazione del waterfront è stato in grado di rafforzare le relazioni con le aree urbane esistenti.Il saggio propone due casi di studio europei, le città di Lorient e Valencia, mettendo in evidenza il ruolo della pianificazione a lungo termine nei processi di rigenerazione.La città di Lorient, in linea con la sua storia, ha iniziato un processo di rigenerazione basato sulla sua cultura di città di mare. Le attività legate al mare sono stati potenziate, creando spazi per la vela e la nautica da diporto, che ha portato alla riqualificazione delle aree dismesse e dell'area portuale. Questo processo di riqualificazione, legato alla sua identità storica, la costruzione di nuove infrastrutture e dei nuovi attrattori economici e funzionali, stanno garantendo la sua candidatura come sede di Mega eventi velici. I risultati sono stati una migliore qualità della vita per i residenti, sviluppo economico e del turismo.Il secondo caso riguarda la città di Valencia. Rappresenta un esempio emblematico perché la designazione come città ospitante la 32° America's Cup ha avviato un lungo processo di rigenerazione urbana. Questo evento ha proiettato la città sulla scena internazionale e ha consolidato alcuni processi e strategie già avviati.La riabilitazione della zona del porto storico per la 32° America's Cup, insieme a interventi importanti come La Ciudad de las Artes y las Ciencias e il circuito di Formula 1, ha dato un nuovo volto alla città negli ultimi decenni. La metamorfosi della città è avvenuta con il contributo di importanti architetti contemporanei.Il recupero del waterfront è stato progettato non solo per la competizione velica, ma, soprattutto, come occasione per dotare la città di nuove attrezzature formative, culturali, ricreative e del tempo libero, per promuovere il turismo e l'ospitalità.L'importanza e il valore emblematico del caso Valencia ha attirato l'interesse di esperti, non solo pianificatori e architetti, ma anche specialisti del marketing turistico e della gestione degli eventi sportivi.
Le città sono i luoghi di maggiore concentrazione dei rischi naturali e antropici per i quali la resilienza rappresenta la risposta in termini di riduzione della vulnerabilità e può essere considerata come «the ability of a system, community, or society exposed to hazards to resist, absorb, accommodate to and recover from the effects of a hazard in a timely and efficient manner, including through the preservation and restoration of its essential basic structures and functions» (UNISDR, 2009, p. 24). Per tale motivo i concetti di vulnerabilità e resilienza sono al centro del dibattito politico e scientifico attuale per il futuro delle città.Nel panorama internazionale il concetto di rischio ha assunto negli ultimi anni una dimensione complessa, correlata non solo alle caratteristiche naturali ed antropiche di un sito, ma anche al contesto socio-economico.Il contributo si colloca nell'ambito delle ricerche che approfondiscono approcci ex ante proattivi, sistemici e integrati di gestione del rischio: studi recenti, infatti, mostrano che lo stesso tipo di evento può determinare gradi molto differenti di danno, che dipendono principalmente dalla capacità di "reagire" del territorio e della sua comunità.Partendo da tali assunti, si propone una metodologia di analisi della vulnerabilità dei sistemi urbani in contesti a rischio sismico, sperimentata nell'ambito del progetto di cooperazione internazionale "Estudio de la amenaza sísmica y vulnerabilidad física del Gran Santo Domingo".La sperimentazione è stata supportata dall'implementazione di un Geographic Information System (GIS) che ha consentito di lavorare attraverso mappe e dati georeferenziati, per l'elaborazione di "Indici di Vulnerabilità" e tavole tematiche rappresentativi delle attuali condizioni di vulnerabilità della città.Tale analisi è considerata il presupposto conoscitivo per la definizione di azioni integrate capaci di migliorare la risposta complessiva della città in caso emergenza, e quindi la sua resilienza in termini morfologici, funzionali e socio-economici. ; Resilience vs Vulnerability in Urban Systems for Dinamic Balance in Contemporary City
Le città sono l'espressione collettiva di una società e nelle città di mare questo fenomeno assume valenze particolari in quanto le comunità marittime condividono un'identità unitaria nel forte legame con la marineria, le navi e la navigazione. Il paesaggio urbano marittimo non può essere compreso pienamente se non dal mare e in navigazione, attraverso una percezione dinamica che ne restituisce la complessità.L'architettura delle città di mare ha nel mare l'elemento primario che sostanzia il paesaggio urbano, alimenta l'evoluzione culturale, influenza le dinamiche sociali e spinge le attività economiche. La crescita costante dei traffici marittimi indotti dalla globalizzazione dei mercati ha favorito lo sviluppo dei porti, che, se ben gestito può creare, ancora oggi, opportunità nelle città di mare. L'approccio ai temi della progettazione urbana incentrato su di una visione "dal mare" suggerisce di affrontare in modo integrato la dimensione portuale e la dimensione urbanistica. Attraverso un approccio "marecentrico" il porto può assumere una nuova centralità per la rigenerazione delle aree urbane costiere, diventando generatore del suo (auto)sviluppo e motore dello sviluppo locale urbano sostenibile.La relazione tra la città e il porto non è univoca ma, piuttosto, costituisce un processo continuo particolarmente complesso che prevede cambiamenti fisici e culturali spesso difficili da gestire e conseguire, ed in cui sono convolti soggetti e risorse differenti, spesso in conflitto. Questo significa affrontare in modo integrato la dimensione portuale e quella urbanistica, ricercando nell'identità marittima della città e della comunità urbana la continuità tra passato e futuro.Si propone il caso studio di Salerno dove, attraverso la continuità culturale della tradizione marittima, la crescita delle attività portuali è stata accompagnata da una vision urbana che ha il suo punto di forza nel ridisegno del waterfront urbano (Fig.1).Salerno ha individuato indirizzi, politiche e metodi per intraprendere la rigenerazione urbana, con la partecipazione dell'Amministrazione, dell'Autorità Portuale e dei privati, condividendo azioni e progetti per rendere più coerente e attraente il fronte a mare e per migliorare la qualità della vita urbana ed al tempo stesso per sfruttare economicamente il potenziale di queste aree preziose, garantendo una visione strategica e una prospettiva in cui sono state esaltate le caratteristiche locali, la vocazione dei luoghi, la memoria storica. ; Cities are the collective expression of a society and in seaside cities this phenomenon acquires peculiar values, since maritime communities share a unitary identity in the remarkable link with maritime essence, ships and navigation. Maritime urban landscape may be really perceived only from the sea and during navigation, through a dynamic perception able to give its complexity back. Architecture in seaside cities is rooted in the sea itself, which shapes the urban landscape, fosters the cultural evolution, affects social dynamics and makes economy be on the move. The ever rising sea trades, brought about markets' globalization, fostered port's development, which, if well run, is still today able to provide new opportunities for sea towns. The approach to an urban planning focused on a "from the sea" perspective suggests to deal with both the port and urban dimensions. Through this kind of approach, the Port may acquire a new leading role in the renewal of urban coastal areas, becoming, thus, the driving force of its (self)development and, at the same time, of the local urban sustainable development. Rather than being univocal, the relationship between city and port constitutes a quite complex continuous process, which calls for physical and cultural changes, often difficult to deal with and fulfill; a process in which different subjects and resources, often at odds, are involved. In this study approach we will focus on Salerno, where, through the cultural continuity of maritime tradition, the rise of port activities has been matched with an urban vision designed to reshape the urban waterfront (Fig.1). Salerno has identified policies and methods designed to undertake a renewal — along with Administration, Port Authority and Private Citizens — by sharing actions and projects to make waterfront more suitable and "tantalizing", to improve the quality of urban life and, simultaneously, to take advantage of the potential of these precious areas, guaranteeing a strategic perspective in which local peculiarities and historical memory are highlighted.