Open Access BASE2015

Un modello concettuale per la pianificazione delle risorse idriche convenzionali e non convenzionali: il caso studio di Catania

In: http://hdl.handle.net/10761/3808

Abstract

Il presente lavoro si pone l obiettivo di proporre un piano operativo di azioni, mirato al concreto sviluppo del sistema degli usi dell acqua in Sicilia. Le valutazioni proposte sono state assunte considerando il punto di vista di un ente pubblico, ad esempio una Autorità idrica regionale, non ancora costituita in Sicilia, cui viene assegnato il ruolo di identificare e valutare l efficacia delle azioni in termini di effetto, incentivante o disincentivante, ai fini del raggiungimento di un equilibrio di bilancio idrico ma anche economico e finanziario del sistema, con l obiettivo principale di costruire un assetto di governance regionale finanziariamente autonomo. Grande ruolo viene assegnato alle pratiche del riuso, per l economicità dei processi proposti a parità di efficacia, ed a tale fine è stata implementata una analisi costi benefici ad un caso studio, l agglomerato di Catania, prescelto per la particolare valenza ambientale e socio economica del contesto, all interno del quale insistono più soggetti con competenze specifiche in tema di acqua e di servizi fognari e depurativi (comune di Catania, società di gestione del servizio fognario e depurativo, consorzio di bonifica, area naturale protetta oasi del Simeto , ecc.) con piani di sviluppo identificati, il più delle volte, in maniera non coordinata. Gran parte dei dati e delle informazioni assunte a base delle valutazioni oggetto della presente tesi sono state tratte dal progetto Completamento depuratore consortile di Catania ed estensione della rete fognaria , finanziato per un importo pari a 213.122.922,00 euro con deliberazione CIPE n.60/2012, finalizzato alla risoluzione della procedura di infrazione ex direttiva 91/271/CEE per l agglomerato di Catania, con una popolazione servita di circa 470.000 abitanti. Ampio spazio è stato dedicato alle attività, oggi in corso, avviate ai fini della risoluzione della procedura di infrazione comunitaria, che consentiranno la realizzazione di sistemi fognari e depurativi, rendendo disponibili risorse idriche non convenzionali. Le considerazioni avanzate sull utilizzo dei fondi pubblici europei al di fuori di una cornice di Area vasta hanno indotto alla definizione di un piano di azioni che, a diversi livelli territoriali, prevede una serie di azioni, sia del tipo bottom-up che del tipo top-down, necessarie per dotare, l avviato percorso di infrastrutturazione, di una concreta sostenibilità gestionale ed economico-finanziaria in connessione con le nuove politiche tariffarie emanate dall Autorità per l energia elettrica ed il gas, ente regolatore nazionale del servizio idrico integrato.

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